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All’anagrafe Sascha Ring, Apparat è uno di quegli artisti di cui negli nell’ultimo decennio abbiamo sentito parlare tanto, tantissimo a dire la verità.

Vuoi un po’ sicuramente per i lavori di indecifrabile successo siglati Moderat, vuoi per quello spazio che si è riuscito a ritagliare individualmente al di là della collaborazione con i Modeselektor; quella di Apparat è una carriera che sin dall’inizio ha riservato grandissime soddisfazioni; del resto, quando hai la possibilità di coltivare e ristrutturare in un ciclo perpetuo (dove un punto di fine altro non è che un ennesimo punto di inizio) la tua identità artistica e musicale tra le strade e gli angoli metropolitani della capitale europea più fertile e prolifica sotto questo specifico ed identificato punto di vista quale è stata e sarà Berlino per ancora molto tempo, e se già di partenza dimostri di disporre nel tuo mazzo della giusta combinazione di carte, non ci vuole molto prima che qualcuno si accorga del tuo potenziale (un potenziale già espresso e palese a chiunque per giunta).

Che si statti di chitarre, campionatori, synths, drum machines o una console; questi sono mezzi interpretabili all’unisono come canali tramite cui procede la veicolazione di un estro musicale quanto mai sofisticato, preso nella sua accezione di massima elaborazione.

Da Orchestra Of Bubbles di strada ne è stata fatta, molta di più se assumessimo come metro di paragone Berlinette, quando Apparat prese ufficialmente parte alla produzione di due degli album più famosi della Signora col vestito firmato BPitch Control, ancor di più nel primo su citato, dove ne configurare come vero e proprio coproduttore. Si sono susseguite poi le parentesi Walls, il primo capitolo Moderat, con l’album I, eppoi ancora The Devil’s Walk, per arrivare con gli ultimi due LPs Moderat, II e III.

Eppure, in questo lungo percorso mai si è venuto a registrare un passo storto: una continua, scintillante ascesa dove è stata l’elettronica a farla da padrona.

Alla luce di tutto questo, è da un po’ che l’artista berlinese non torna a fare capolino in Italia, dall’ultimo concerto con i Modeselektor a Roma per l’esattezza (Leggi la nostra recensione). Ma non temete, non c’è da aspettare ancora per molto.

Apparat ad Ottobre sarà gradito ospite in Italia per tre diverse date, 3 DJ sets di cui vi riportiamo i dettagli proprio quì di seguito:

07 Ottobre / Roma – in collaborazione con Spring Attitude Waves e Outdoor
Ex Caserma Guido Reni
[ingresso 15€ + d.p. / 18€ (alla porta)
prevendite disponibili su Ticketone dal 22 settembre alle 11:00
orari apertura / chiusura: 21.30 – 04.00]
Facebook official event
8 Ottobre / Porto Sant’Elpidio (FM) – in collaborazione con Harmonized
Harmonized club
[ingresso 20€ (in lista) / 25€ 
biglietti disponibili alla porta
orari apertura / chiusura: 23.00 – 05.00]
15 Ottobre / Milano – in collaborazione con Dude club
Dude club
[ingresso 15€ / 20€ (dopo mezzanotte)
biglietti disponibili alla porta
orari apertura / chiusura: 23.00 – 05.00]
RA Event