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Quando si visita un luogo sconosciuto, la guida perfetta non è quella che segue il classico itinerario turistico, ma quella che cerca di mostrare il lato più vero e vivo di esso.
Per la prossima tappa del suo viaggio, Container Project ha deciso di condurci in Irlanda, scegliendo per l’occasione una guida d’eccezione: Sunil Sharpe.
Questa terra evoca spesso paesaggi bucolici, immense distese di verde che ricordano la celebre contea del Padron Frodo. Dimenticate tutto questo. Nel mondo della techno non c’è spazio per la luce. La prospettiva cambia e la realtà si presenta con un nuovo volto, quello che l’oscurità rivela. Quello che vogliamo esplorare. Abbandonate la contea, lasciate alle vostre spalle ogni certezza, i sentieri sicuri. Sunil Sharpe vi porterà nella Terra di Mezzo, vi farà oltrepassare il nero cancello di Mordor, non vi farà sentire il celestiale canto dell’elfo ma il ruggito dell’orco. Vi spettinerà, vi farà sudare, ballare, saltare. La sua techno è quella che fa ribollire il sangue nelle vene, che contorce lo stomaco, che ti fa sentire vivo. Come Dante si affida a Virgilio e lo segue nelle profondità infernali, allo stesso modo lasciatevi  trasportare dal dj set di Sunil Sharpe. L’unica certezza è che, giunti alla fine del vostro percorso, uscirete a veder le stelle.

Insieme a lui in consolle un altro artista da capogiro, figlio del nostro bel Paese: Ayarcana. Lui è la voce fuori dal coro, l’irriverente. é l’italiano in lotta contro il sistema, è quello che non si piega, quello che va dritto per la sua strada senza prendere scorciatoie. Nel corso degli anni è riuscito perfettamente a plasmare la sua personalità artistica in uno stile che lo rende unico e riconsocibile in mezzo alla massa. La techno dura, distorta e serrata, come il cammino di chi costantemente lotta per raggiungere un obiettivo.

Venerdì 17 aprile: contro ogni superstizione, contro ogni avversa coincidenza astrale, al Brancaleone si ballerà fino alle prime luci dell’alba, fino all’ultimo disco. Immancabili compagni di viaggio saranno anche i padroni di casa Giulio Maresca e Tomz.db e le visual di Vjit.

Questo è quel che vi aspetta. Una volta dentro, non si torna indietro. Preparatevi a questo ennesimo salto nel vuoto. “Fino a quì tutto bene“.

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