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Da veri addicted come noi, qualche giorno fa avrete sicuramente gioito a sentire che il sindaco di Detroit, Mike Duggan ha istituito ufficialmente dal 23 al 30 maggio la settimana della techno (Detroit techno week), festività che coincide con la tre giorni del Movement Festival.

DETROIT TECHNO WEEK

Ad ulteriore riconoscimento nei confronti di una cultura che possiamo dire ha ormai radici profonde e ha cambiato per sempre lo scenario della musica mondiale, durante la Detroit techno week è arrivato anche un meritatissimo titolo onorifico per coloro che sono stati i fondatori e i principali guru della techno. Il Consiglio cittadino ha infatti conferito l’onoreficenza denominata “Spirit of Detroit award” a esponenti quali Jeff Mills, Carl Craig, Eddie Fowlkes, Kelli Hand, e naturalmente non potevano mancare i Belleville Three: Juan Atkins, Derrick May, Kevin Saunderson. Il titolo è stato riconosciuto anche al movimento Underground Resistance, al museo Submerge e al Movement Festival. I meriti sono attribuiti per “outstanding achievement or service to the citizens of Detroit”.


E’ davvero una ventata di ossigeno vedere – in un periodo così cupo, di globale analfabetismo di ritorno anche in senso figurato e culturale – che viene valorizzato un movimento di questo tipo, con caratteristiche ancora per certi versi malviste o non ancora riconosciute in molte parti del mondo occidentale, che innegabilmente ha portato un’innovazione artistica intrecciata con una certa coscienza ed impegno al di là della mera creazione di musica. Lo stesso Saunderson ha dichiarato a margine della Detroit techno week che “è una grande sensazione sapere che qualcosa di nato nella propria città ha toccato il mondo. E che la techno di Detroit avvicina e unisce le persone, l’amore per Detroit, la nostra visione della musica. Il mondo che balla, unito, è una cosa reale e che è avvenuta per davvero.”

Paolo Castelluccio