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We’re proud to welcome on Parkett Matt Watt, aka Killawatt.

Who is Matt Watt in real life?

A fairly quiet 25 yr old guy who lives by the sea and appreciates the finer things in life!

Tell us 3 adjectives to describe you.

care-free, cynical, creative

In the music scene who is Killawatt?

Killawatt is Killawatt. You have to be yourself otherwise what’s the point?

Tell us 3 adjectives to describe your music.

Textured, non-linear, niche

In your career, which is the best experience you’ve ever had?

Writing an album, and having people like that album. I had a real sense of achievement and pride after it came out and realised I might have actually written something decent! Normally I don’t think like that!

And the worst one?

I wouldn’t say i’ve had a worst experience. Unfortunately there are a lot of dishonest people in music so i’ve been burnt a few times from that but it’s made the genuine relationships I have even stronger so that’s a good thing.

Your music is really a ‘spiritually’ oriented techno, it’s transcendental. Are you religious?

That’s really interesting you see it that way. In all honesty I wouldn’t call myself a techno artist, more just an electronic artists. I’m in no way religious or spiritual, I actually have a big problem with religion and feel quite strongly against it but I do have other strong beliefs that I live my life by so maybe that, in way is a religion of sorts. I have an appreciation for the sub-conscious and deep-consciousness that i’ve experienced through various means and that has effected my music and my morales a lot.

Which music has contributed to your growth?

I’ve been involved with many different forms of music in my life. I was classically trained on the trombone from that age of 8 until 18 so i’ve played in orchestras and jazz band. I also play the guitar and was in rock, blues and folk bands for about 6 years at school. I’ve only been into electronic music for about 7 years so I like to think I have a pretty rounded set of influences and hopefully that comes through in the music. I would not say any one particular artist has influenced more than another.

Trying to find your perfect world… How do you imagine it?

I’d like to see a completely self-sustainable economy and environment. There is so much excess and waste in the world right now when there also so many people still in deep poverty. In a perfect world capitalism would not be king and the people who ran large corporations wouldn’t be the self-obsessed greedy bastards they are. I can get quite angry about all this…

Politics would be radically different also. Maybe even non-existent. The world would be governed (if there has to be some kind of governance) by experts in their fields, validated by the top academic institutions. This surely has to be a better way to govern than the people who do it now.  We need a paradigm shift in the way we look at life and the way we approach it. We’re stuck in our ways and think we have to live like this because the richest people in the world tell us so. Unfortunately I doubt any of this will happen in my lifetime but I hope for future generations I can happen.

Which kind of music do you hate, or put more diplomatically, don’t you like too much?

I appreciate all music apart from mass produced pop music and ‘club music’. There’s nothing to appreciate unless you’re a bland, conformist person yourself.

In your private life, what do you listen to?

I don’t listen to a lot of music. I like to be separate from it a lot of the time but when I do listen I like to listen to James Holden, Pink Floyd, Rage Against the Machine, Cristian Vogel, Mika Vainio. 

Which is the best club or the best party or festival you have played? 

Probably Outlook festival just for the vibes. Everybody is so up for it and wanting to have a good time!

What does the future hold for you?

I’ve actually just started working as a design engineer in the composite materials sector and will be doing a lot of that over the next year. On the music side of things i’m slowing things down a lot and will writing my 2nd LP as Killawatt and starting a new project with Ipman as well as experimenting in general with sound more.

Siamo orgogliosi si dare il benvenuto su Parkett a Matt Watt, meglio conosciuto al pubblico come Killawatt.

Chi è Matt Watt nella vita reale?

Un venticinquenne piuttosto tranquillo che vive vicino al mare ed apprezza le cose più belle della vita

Dacci 3 aggettivi per descriverti.

Sconsiderato, cinico, creativo.

Nella scena musicale chi è Killawatt?

Killawatt è Killawatt. Devi essere te stesso altrimenti qual’è il punto?

Dacci 3 aggettivi per descrivere la tua musica.

Strutturata, non lineare, di nicchia.

Nella tua carriera, quale è stata la tua esperienza più bella?

La produzione di un album, ed il fatto che ci siano persone a cui piaccia. Ho ottenuto un senso reale di successo ed orgoglio dopo che è uscito ed ho realizzato di aver realizzato qualcosa di effettivamente decente! Normalmente non mi piacciono!

E la cosa peggiore?

Non direi di aver avuto un’ “esperienza peggiore”. Sfortunatamente ci sono un sacco di persone disoneste nel mondo della musica quindi ne sono rimasto scottato alcune volte ma tutto ciò ha reso le relazioni genuine che avevo ancora più forti quindi è una buona cosa.

La tua è una techno molto spirituale, trascendentale. Sei religioso?

E’ interessante che tu la veda in questo modo. In tutta onestà non mi definirei un artista techno, più un artista elettronico. Non sono per niente religioso o spirituale, in effetti ho una grande avversione per la religione ma credo fortemente in altre cose nella mia vita quindi si può vedere come una sorta di religione. Apprezzo molto il sub-conscio e le profondità della coscienza che ho potuto sperimentare in vari modi e che hanno avuto molto effetto sulla mia musica e la mia morale.

Quale genere musicale ha contribuito alla tua crescita?

Sono rimasto coinvolto in forme differenti di musica nella mia vita. Ho preso lezioni di Trombone classico dagli 8 ai 18 anni ed ho suonato in orchestre ed in gruppi jazz. Ho anche suonato la chitarra e suonavo in band rock, blues e folk per circa 6 anni mentre ero a scuola. Esploro la musica elettronica solo da 7 anni quindi mi piace pensare di avere una serie variegata di influenze e spero che fuoriesca nella mia musica. Non direi che un artista particolare mi abbia influenzato più di un altro.

Volendo trovare il tuo mondo perfetto, come lo immagineresti?

Mi piacerebbe vedere un’ economia ed un ambiente completamente auto sostenibile. C’è così tanto spreco ed eccessi in questo mondo attualmente mentre ci sono ancora tante persone in profonda povertà. In un mondo perfetto il capitalismo non regnerebbe e le persone che gestiscono larghe corporazioni non sarebbero i  bastardi luridi ed egoisti quali sono. Mi innervosisco molto quando penso a tutto ciò.

La politica sarebbe radicalmente differente, perfino inesistente. Il mondo sarebbe governato (se proprio ci dev’essere una sorta di governo) da esperti nel campo, qualificati tramite le migliori istituzioni accademiche. Questo è sicuramente un modo migliore di governare rispetto alle persone che lo fanno adesso. Abbiamo bisogno di un cambio radicale nel modo in cui guardiamo alla vita e come ci approcciamo ad essa. Siamo bloccati nel nostro modo di pensare per cui dobbiamo vivere così perché le persone più ricche ci dicono così. Sfortunatamente non credo ciò avverrà durante la mia vita ma spero che avvenga per le future generazioni.

Che tipo di musica odi o, più diplomaticamente, non ti piace molto?

Mi piace tutta la musica eccetto la musica pop e la “club music”. Non c’è molto da apprezzare a meno che non sei tu stesso una persona blanda e conformista.

Nella tua vita privata, cosa ascolti?

Non ascolto molta musica. Mi piace rimanerne separato per molto tempo ma quando lo faccio ascolto James Holden, Pink Floyd, Rage Against The Machine, Christian Vogel, Mika Vainio.

Qual è il club, la festa, il festival migliore in cui hai suonato?

Probabilmente L’Outlook Festival ma solo per il vibe. Tutti erano presissimi e volenterosi di passare una bella serata.

Cosa ti riserva il futuro?

Effettivamente ho appena iniziato a lavorare come design engineer nel settore dei materiali compositi e me ne occuperò per molto nel prossimo anno. Per quanto riguarda la musica sto rallentando molto le cose per scrivere il secondo LP di Killawatt ed iniziare un nuovo progetto con Ipman, oltre allo sperimentare generalmente a livello sonoro.