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Come può un viaggiatore conoscere realmente gli altri se non ha un’approfondita conoscenza di se stesso? Ogni viaggio parte dal bisogno di scoperta, dalla necessità di fuggire ed evadere. Quel bisogno che ha spinto il vagabondo lontano dalla terra natia è lo stesso che, prima o poi, lo ricondurrà ad essa.
Dopo tredici tappe intorno al mondo, Container Project torna a casa per affrontare la prova di coraggio più grande, quella di conoscere se stesso.
La line up del 6.03 sarà inusuale, unico ospite transalpino sarà il duo degli Nx1: per dirlo in termini matematici, la techno sta agli Nx1 come il rosso sta ai tori. Vi faranno impazzire.

Il resto sarà affidato ai talenti capitolini Max Durante, Conrad Van Orton e Giulio Maresca. Venerdì non sentiremo solo storie di altri, venerdì a Roma, per la prima volta si parlerà di Roma.

Definire Max Durante un dj  è riduttivo: è figlio di una scuola di cui i giovanissimi hanno solo sentito parlare, uno dei padri di una rivoluzione avvenuta negli anni ’90, quando la techno era un genere borderline e per ballarla dovevi spingerti nei desolati sobborghi capitolini, quando i rave erano illegali e l’unico riparo dal resto del mondo era un muro di casse.
In consolle mette la stessa energia e lo stessa passione di quegli anni, perchè ribelli si nasce e l’ “erba cattiva”, per fortuna, non muore mai. Insieme a lui un altro genio del male, colui che nel nome porta il nobile appellativo “Van”, quasi a schernire chi considera la techno solo un susseguirsi di basso e rumore senza senso: Conrad Van Orton, uno dei dj e produttori italiani ad oggi maggiormente seguiti ed apprezzati nel panorama internazionale. A spalleggiare questo duo non poteva di certo mancare un altro romano doc che tanto amiamo, il prof. Giulio Maresca.

Il figliol prodigo è tornato a casa, bentornato.

“Colui che conosce gli altri è sapiente, colui che conosce se stesso è illuminato”.-Lao Tzu