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Aperture diurne, workshop, seminari, conferenze e cibo di grande qualità: questi i punti principali da cui il Cocoricò di Riccione parte per risollevarsi.

Un calo troppo evidente per essere imputato interamente alla generale crisi della vita notturna. Questo è quello che emerge dai recenti dati su fatturato e presenze esposti dal patron del Cocoricò Fabrizio De Meis, che parla di un calo di fatturato e presenze del 50%.

Più che dalla programmazione artistica, che a giudicare dall’apertura del 10 giugno con i Martinez Brothers non dovrebbe subire variazioni significative rispetto agli scorsi anni, il locale punta molto su una sorta di “svolta diurna”, che era già stata annunciata qualche tempo fa, nel periodo della Milano Design Week.

A giugno, infatti, partirà “Industrie Libere Cocoricò“, realtà ideata da Giancarlo Barletta e Riviera-Network. Il progetto, che vuole rendere la celebre Piramide una sorta di “contenitore creativo”, prevede seminari, workshop, conferenze, mostre e iniziative di formazione professionale pensate per i giovani. Il tutto alla luce del sole, nelle ore del giorno, alla presenza di dj, artisti e protagonisti del mondo della notte.

Altra interessante novità sarà la presenza di un vero e proprio “villaggio del cibo” all’esterno del locale. Diversi food truck proporranno piatti a km 0 realizzati con prodotti locali di alta qualità. Infine, sono stati annunciati il restyling di alcuni ambienti, collaborazioni con alcuni locali della riviera e una partnership con Cîroc.