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E’ apparsa da qualche ora in rete una rara intervista agli Autechre e andata in onda su MTV nel 1994.

Nell’intervista rilasciata il 15 settembre 1994 nel programma Party Zone su MTV Europe, Rob Brown e Sean Booth alias “Autechre” (si pronuncia “o-tek-er”) sotto le domande di Simone Angel vengono messi a confronto per discutere dell’origine della scena IDM, introdotta nei primi anni ’90 da loro e altri artisti, primo fra tutti Aphex Twin.

E proprio durante l’intervista emerge un confronto con Richard D. James, sul quale il duo dichiara che l’unico motivo per cui vengono accomunati è motivato dal fatto che sono gli unici artisti che non hanno ancora prodotto musica dance.

The only reason we get grouped with Aphex Twin is because we do things that are original and we still do dance music”.

Sono gli anni in cui Warp Records rilascia nel 1992 la compilation “Artificial Intelligence”, passata alla storia per aver messo insieme tracce di Speedy J, UP!, Musicology, The Dice Man e Autechre, con la memorabile copertina in cui appare un robot seduto in poltrona mentre ascolta musica.

autechre

Sono gli anni della nascita della Rephlex di Aphex Twin, di Plaid, degli Autechre, di Richard Devine e dei Boards of Canada. Tutti artisti che in quegli anni venivano identificati come musicisti dalle sonorità non radiofoniche, densi di complicazioni e virtuosismi armonici risonanti.

Schivi ad apparire in interviste o sotto i riflettori in generale, gli Autechre in console diventano i precursori di quella che venne classificata come nuova ambient, classificazione che li ha inseriti successivamente tra i migliori artisti in grado di esplorare architetture sonore dalla complessità disarmante e fuori dagli schemi.

Con un’identità unica, gli Autechre riescono a esplorare l’inesplorato, congelando il momento per rendere innaturale tutte le loro produzioni e i loro live.

Guarda l’intervista agli Autechre andata in onda su MTV Europe nel 1994:

Stefano Grossi