In un’estate piena di proposte, il Ferragosto al Cocoricò continua a distinguersi per direzione artistica e visione. Ecco allora cosa ci aspetta quest’anno, sala per sala.

C’è chi lo passa in spiaggia, chi a grigliare, chi in alta quota. Ma chi sa… sa. Per chi vive di musica e notti infinite, Ferragosto vuol dire una cosa sola: Riviera, Riccione, Cocoricò. E mentre in giro la domanda è sempre la stessa, “Che si fa il 15?”, qui la risposta ce l’abbiamo già pronta: si va sotto la Piramide.

Piramide

East End Dubs

Un nome che tiene alta la bandiera del suono UK più scolpito e funzionale. Un DJ prima ancora che producer, uno che passa ore a setacciare vinili per poi scolpirli in set che sanno di Londra, ma che sanno anche perdersi in territori più sotterranei, tra garage, dub e tech. Oltre dieci anni di esperienza, b2b di culto con Priku, e una label, Eastenderz, diventata sinonimo di qualità. Il 15 agosto arriverà sotto la Piramide con tutto il peso della sua storia e la leggerezza di chi sa ancora far ballare fino a far dimenticare il mondo fuori.

Manda Moor

Francese con radici filippine e danesi, ma con il cuore che batte al ritmo caldo della Chicago House. Nei suoi set porta un suono groove-driven, techy e sexy. È una di quelle artiste che si è guadagnata spazio e rispetto a colpi di qualità e autenticità: non si limita a far ballare, ma crea un filo invisibile tra lei e il pubblico. Ha il rispetto dei grandi come Carl Cox e Louie Vega, certo, ma è il pubblico quello che davvero la tiene in cima alla lista.

Idriss D

Artista che incarna un’idea di clubbing colta, meticcia. Cresciuto tra i suoni e le storie della tradizione musicale di famiglia, nel corso degli anni ha sviluppato uno stile distintivo che fonde vari generi. Oggi è una presenza fissa al Cocoricò e fondatore dell’etichetta Memento, che esplora i confini della musica underground.

T-Room

Basswell

Dietro a Basswell c’è Mathias Boitel, un vero treno in corsa direttamente dalla Francia. L’artista hardtechno è sempre più apprezzato nella scena europea e mondiale per il suo stile innovativo caratterizzato da mix veloci e decisi in puro rave-style. Non è un caso che i suoi pezzi Bass Down Low e Around siano passati dalle mani di Amelie Lens, Shlømo e Dax J

Gianni Di Bernardo

Napoletano DOC, ha iniziato a girare dischi appena sedicenne e da allora non si è mai fermato. Dal 2017 ha deciso di mettere mano anche alla produzione, ritagliandosi uno spazio solido in una scena techno italiana sempre più affollata e competitiva. Ma Gianni non è solo musica: è il suo carisma, quel modo spontaneo e autentico di vivere la consolle, che lo rende uno degli artisti più amati della scena techno italiana. 

Kymera

Anima underground della scena hard techno e industrial nostrana. Dalle prime influenze electro, drum’n’bass, dubstep e rock, fino all’incontro decisivo con la techno, scoperta nelle prime serate in pista. Durante il periodo del Covid, ha scelto di mettersi in gioco nella produzione musicale, cercando di fondere tutte queste sfumature sotto l’egida della hard techno. Ogg è resident al Cocoricò e al Galactica Festival.

Titilla Jäger Garden

Omar-S

Figura di culto di Detroit, Omar-S ha costruito in oltre vent’anni una discografia essenziale, sì, ma che ha influenzato un sacco di gente. Dal 2003 gestisce FXHE Records, etichetta che è diventata rifugio creativo per diversi artisti tra cui John FM e HiTech. Radicato nel quartiere di Conant Gardens, si muove con un approccio tutto suo: autoproduzione quasi totalebe un profilo pubblico basso, quasi riservato. Però, a gennaio 2024, ha aperto il live di Madonna al Little Caesars Arena. Insomma, un pezzo di storia che parla anche a livello internazionale.

Pastaboys

Rame, Dino Angioletti e Uovo: tre nomi che insieme hanno fatto davvero la storia della club culture italiana. Dal primo decennio degli anni Duemila, il progetto Pastaboys si muove con naturalezza tra deep, soul e house d’avanguardia, ma con una regola ben chiara: eleganza e cura del dettaglio, sempre. Un continuo viaggio alla scoperta di nuovi suoni e atmosfere, sempre con la voglia di sorprendere chi li ascolta.

Benny Blanco aka STEB

Che sia a Ibiza, ad Amsterdam o in qualche notte italiana, Benny Blanco aka STEB sa come mixare house, techno, breakbeat, disco e funk in un cocktail perfetto. Non è un caso che nomi come Seth Troxler o The Blessed Madonna lo supportano e che le sue tracce girino su label importanti come Trax Records. E poi c’è la sua etichetta, Valkea Music, che è la prova che l’artista ha una visione precisa e che guarda lontano.

A completare la proposta, immancabile, CIAO SEX con Giusy Consoli e Francesco Ceruleo.

Per tutte le informazioni e i biglietti, visita il sito ufficiale del Cocoricò.