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Dopo la campagna della scorsa settimana per ottenere il ritorno dei giradischi Technics in produzione, arriva una petizione per legalizzare i rave.

Notoriamente banditi dal governo conservatore di John Major nel 1994, i rave sono stati per circa due decenni la valvola di sfogo e la ventola di ossigeno della scena underground illegale.

Ma ora un raver chiamato Christian Morrison ha dato vita ad una petizione che mira ad ammorbidire le leggi che vietano i rave.

Indirizzata al ministro Theresa May, ha ricevuto quasi 30.000 firme e la petizione dichiara che :”le persone che frequentano o organizzano party illegali non dovranno più essere perseguiti e le apparecchiature non potranno più essere confiscati ai sensi della legge sul comportamento anti- sociale, in quanto non vi è nulla di anti-sociale in un gruppo di persone che si uniscono in un ambiente controllato e provano a divertirsi ascoltando musica.”

La richiesta, in modo implicito, vuole che i rave siano controllati piuttosto che dichiarati illegali e vietati al pubblico.
E’ una missione davvero idealista; cosa c’è di meglio dei party fatti di persone che si ritrovano in giro per la nazione per danzare al suono di musica underground, hardtek, breakcore e hardcore?!
Tuttavia, non siamo sicuri che il ministro degli Interni, che una volta ha considerato l’idea di far usufruire dalla polizia britannica il canone spara acqua, approverà.

Ecco il link che vi permetterà di accedere alla petizione e firmarla: clicka qui.

Pier Paolo Iafrate