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Una nuova Crew partenopea, dal nome Manifesto (raw – culture), si sta affacciando sulla scena con grande impegno e dedizione con l’intento di presentare un progetto musicale veramente considerevole.

Ecco che i 4 ideatori, Daniele Esposito (Future 16), Gennaro Russo (Logotech), Marco Ruoppolo (Mark Morris), Alessandro Viglietti, ci spiegano il loroconcept: ” esso si basa su di una linea musicale cruda, sporca, Raw per l’appunto; tornare alla Techno, termine musicale e concettuale che troppo spesso viene confuso, assimilato a prodotti esclusivamente legati alla componente tecnologica, a discapito di quella emotiva: tornare alle radici, tornare a comunicare, istruendo il clubber ad un’esperienza ed un approccio diverso, fondato sui sensi e sull’estasi, intesa come esperienza personale e sensitiva slegata dall’appartenenza al corpo.

Il nostro cenacolo sarà il Duel Beat, luogo adatto ad accogliere chiunque vorrà partecipare non ad una serata, bensì ad un movimento, che fonda tutta la sua natura nella giusta direzione dell’ipnosi sonora.

Napoli ci sembra, oltretutto, casa perfetta per dar vita ad una “nuova” rivoluzione musicale, essendo sempre stata terra di rivolta e di rivincita, teatro di nuove scene artistiche e di riorganizzazione societaria, sin dai http://www.casinoscapital.com tempi antichi e dai più recenti periodi di insurrezione e resistenza militare. La nostra è una società che ha sempre vissuto sottoterra, nell’underground più totale ed è da qui che tentiamo di muoverci verso l’alto, verso la luce. Tutto ciò prediligiamo farlo attraverso la semplicità di un movimento che si imposta come culturale e sociale, i cui partecipanti possono definirsi veri e propri accolti all’interno della comunità.”

Ma ecco i dettami su cui il progetto si basa e dalle quali fondamenta vuole partire per innalzarsi verso la conquista della luce.

Il Manifesto si compone di 7 punti :

1. Libertà di espressione e cultura sono stati ingabbiati dalla menzogna che fa da struttura alla società, assopendo la tendenza all’energia e alla temerità. Lo spirito di questo tempo dovrà essere sovvertito con l’aggregazione attraverso l’energia del suono.
2. La sporcizia, l’ossessività, lo spirito di rivolta, saranno elementi essenziali del nostro suono.
3. La bonum est diffusivum sui; l’energie empatiche all’interno del gruppo si espandono e si autobilanciano. L’ipnosi sonora induce gli accolti nell’estasi, lontani dalla quotidianità e da ogni struttura imposta da questa. Chi non si libererà dagli schemi sarà escluso.
4. Noi affermiamo la magnificenza del cenacolo venerandone la sacralità.
5. La tecnologia non dovrà distrarre l’accolto dal suono.
6. Bisogna che Manifesto si prodighi con il suono ad aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali.
7. Il seme che sarà impiantato da tale Manifesto dovrà germogliare sulle rovine del nostro tempo.

Noi di Parkett crediamo fortemente in questa aperta intenzione di voler cambiare le cose dal basso, dalle viscere, dall’underground.