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Fukinsei, dj e label manager italiana, lancia il suo nuovo progetto multidisciplinare Fukstep, una serie di eventi che celebrano la presenza di donne e di persone LGBTQIA+ nella scena bass music.

Dalla profonda passione per la bass music, drum’n’bass, hip hop e dubstep si forma la figura artistica di Fukinsei. Dj e produttrice curiosa, il suo sound è basato su un’armonia asimmetrica, capace di affiancare generi diversi e legarli con una tecnica preziosa. Ricca di influenze e di amore incondizionato per la musica, svolge importanti compiti in diversi ambiti, partecipando attivamente come label manager, communication manager per eventi, club e festival, ricercatrice indipendente, scrittrice e altro ancora.

Fukinsei al Spring Attitude Festival – Roma

Fin dai primi dj set, Fukinsei non nasconde la sua passione per l’hip hop. Le sue esibizioni sono ricche di musica elettronica e non, caratterizzate da una prevalente presenza ritmata. Dalla d’n’b alla bass music, dalla dubstep alla jungle, per poi incontrare hip hop e rap. Oltre al suo progetto solista è anche co-fondatrice di Reyetto Tapes, un collettivo di artisti che ha rilasciato release, creato progetti radiofonici e audio/visual con il quale nel 2021 si esibita a Ortigia Sound System APS.

Nel 2019 DJ Muf e Hugo Sanchez mi hanno insegnato a mixare in modo più strutturato ed è stato stupendo portare la mia collezione musicale. Ho sempre avuto supporti fisici diversi, un set up di fortuna e attrezzatura sgangherata. E’ anche da questo che nasce il mio nome d’arte legato all’asimmetria, irregolarità. Questo aspetto si rispecchia molto anche nel sound che propongo, nella capacità di diversificare il mio stile e di giocare molto con le attese.

Fukinsei – credit ph: Tasia

Non solo musica. Fukinsei quest’anno presenta il suo nuovo progetto Fukstep, una serie di eventi che hanno come minimo comune denominatore le diversità. Con un focus musicale sulla bass music e la musica elettronica sperimentale, questi eventi creeranno uno luogo dove donne e persone LGBTQIA+ possano trovare maggior spazio espressivo.

Con una lente d’ingrandimento sui vari talenti della scena underground, l’obiettivo di Fukinsei è quello di offrire una proposta musicale variegata e senza confini, ricercando armonia in tutti gli elementi che caratterizzano un evento. Il primo evento tenutosi a Berlino ha avuto una linea sonora più scura e decostruita, mentre dice Fukinsei, per l’evento di Roma si immagina una scena più rave e colorata.

Fukstep logo

Fukstep avrà un sound molto trasversale. Sicuramente vorrei prediligere uno stile più tagliente quando si tratterà di release, immagino di fare un progetto che ha un approccio al clubbing dissacrante e che strizza l’occhio alla decostruzione e al noise ma mantiene attivo il sentimento di movimento. Non voglio preculdermi nulla perchè anche le sonorità morbide mi emozionano. Bass, hip hop, break, dub, trip hop purchè ci sia dentro trasversalità e abbiano qualcosa da dire.

L’evento del 29 Marzo al Brancaleone di Roma vedrà come ospiti ovviamente Fukinsei e Amaro, quest’ultima parte integrate del progetto da questo aprile. Come special guest ci sarà EN.VEE, dj originariə di Bristol, grande appassionatə di inclusività e diversità di genere. Il sound che propone è un palleggio fra diversi generi, alternando elevati bpm a ritmi dark e jungle. A coordinare la regia del suono sarà invece Claudia Tranquilli.

Fukstep si muove lungo principi e valori che al giorno d’oggi risultano fondamentali da promuovere. Primo fra tutti l’importanza di una maggior apertura mentale, nei confronti delle musica e di coloro che la suonano. Il desiderio è quello di veicolare il messaggio del “back to the music“, dove nessuna forma di foto o video verrà ammessa, permettendo al pubblico di concentrarsi davvero sul vivere il momento in modo libero. Infine la promozione e la sensibilizzazione di tematiche relative alla parità di genere, alla tutela delle donne e delle persone LGBTQIA+, con la speranza di ottenere un giorno una scena clubbing più equa e rispettosa.

Desidero creare un ecosistema in cui donne, uomini e non-binary si trovano a lavorare insieme, sperando in un sistema migliore. Vedetela così: il party è un rituale di possessione in una società che si è complicata la vita da sola con tutte queste strutture mentali e culturali. La danza collettiva, nella maggior parte delle società tribali, celebra come fine ultimo la collettività stessa, ricordando il motivo per il quale si vive insieme e si coopera. Proviamo a ricostruire queste idee partendo dall’espressione di professioniste e artiste che in questo settore hanno dimostrato di essere eccellenti.