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Il vinile non muore mai, anzi, non è mai stato così vivo, tenendo il passo alle entrate dello streaming, arrivando a $ 1 miliardo per la prima volta dalla sua esistenza.

I nuovi dati pubblicati dalla Recording Industry Association of America (RIAA) hanno rivelato che le vendite del vinile negli Stati Uniti nel corso del primo semestre del 2015 hanno contribuito all’industria della musica più di Spotify, YouTube e Vevo messi assieme.

Le vendite del vinile sono aumentate del 52% e ora sono responsabili del 30% di tutte le unità fisiche mosse negli Stati Uniti quest’anno. Le vendite dei formati fisici sono diminuite del 17% ed ora toccano i $ 748.000.000. Nonostante comandi solo il 7% della quota di mercato complessiva, il valore del mercato del vinile ha superato quella dei servizi gratuiti o degli alti supporti streaming.

Anche se questo non include i servizi in abbonamento, quindi a pagamento come Spotify Premium, o servizi di streaming radio (Apple Music non è stato incluso come il lancio ha coinciso con l’ultimo giorno del periodo di relazione), la notizia ulteriormente sottolinea che il ruolo del vinile sta svolgendo nel settore anche un incremento del lavoro grazie alla creazione dei nuovi impianti di pressatura.

Ma Cary Sherman, presidente e CEO della RIAA, ha espresso a Forbes il suo disagio per la situazione, scrivendo: “Quando i dischi in vinile, che hanno avuto il proprio picco nel 1960 e ’70, generano maggiori entrate per l’industria nel 2014 rispetto ai miliardi dei supporti streaming o dei flussi on-demand su YouTube e servizi simili, qualcosa è fondamentalmente sbagliato con il mercato.

(Via Factmag)