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Essere storia, toccare i lidi più remoti della fama sino a un futuro remoto. Tutto ciò è possibile se sfrutti il presente.

La passione per il lavoro di Dj e produttore ha portato Leo Anibaldi a essere un mostro sacro dell’underground, romana sì, ma in special modo di quella mondiale; stimato e apprezzato per i suoi lavori, la sua voglia di sorprendere musicalmente e di ricercare quel suono perfetto o imperfetto da permeare nelle sinapsi dell’ascoltatore è ancora vivissima in lui.

Impossibile relegarlo in un perimetro musicale, Leo, è inimbrigliabile come il vento, nella sua carriera ha fatto musica di tutti i generi: funky, deep, techno, house, idm, trance, ambient, progressive, acid. Tutto finalizzato al beat groove underground.

Nato nel 1972, dopo 25 anni di produzioni, Leo Anibaldi ha deciso di coinvolgere alcuni dei suoi artisti preferiti in un progetto di remix che provi a dare un tocco di modernità, ai suoi ‘vecchi’ lavori,  già moderni di suo.
I remix di Evocation, traccia pubblicata nel suo album Void, rilasciato dall’etichetta di Aphex Twin, la famigerata Rephlex, saranno pubblicati in quattro vinili differenti sulla label Cannibald Records, appartenente ad Anibaldi stesso.

E’ Sebastian Mullaert aka metà dei Minilogue,  il protagonista dei remix, due sotto il progetto Wa Wu We e uno sotto forma di Ooze.

Nel primo di essi, Sebastian Mullaert ha sapientemente svolto un lavoro non facile poiché ha saputo conferire ritmo a una traccia che nell’original mix traspirava un morbida melodia ambient, non svuotandola allo stesso tempo di quella spiritualità e introspezione che Leo gli aveva conferito. La pulizia dei suoni è ammirevole, i synth sono pennellate di luce in un buio spaziale.

Il remix di Evocation firmato Ooze è molto più mistico. Decisamente lento, quest’ambient, para sperimentale, riesce ad acarezzarti la mente. Leggere note provenienti da qualche arco cullano l’ascoltatore in un meriggio assolato.

E’ il turno dei due remix autografati Wa Wu We.

Dalla placida atmosfera, le sonorità dub circondano l’ascoltatore e lo avvertono dell’imminente ingresso in scena di un battito che sarà presente per tutta la traccia al fianco degli ipnotici synth.

Techno, sperimentale & acid. Non si sa cosa è riuscito a fondere Mullaert, ma il sol nome che un incuriosito ascoltatore riesce a dare a questa traccia sfiora l’assurdo. Tutto nasce e tutto finisce alla stessa maniera, alpha e omega.

L’altro remix di Evocation, sempre targato Wa Wu We, è decisamente più scuro. Tutto garantito dai rintocchi tetri di una campana, o di un gong. Lo scorrere del tempo è così palese che sembra essere intrappolati in una clessidra. Abbandonati all’idea che il fluire della sabbia indichi di per certo una fine imminente, ma la musica è quella cosa che distrugge le distanze e abbatte i confini, quindi basta girare la clessidra e si ritorna in un loop degno di un girone dantesco.

Nel disco troviamo un omaggio, la bonus track dell’original mix di Anibaldi, alla quale non serve dire nulla.

Leo Anibaldi & Sebastian Mullaert – Evocation Ep.

Tracklist:

1. Leo Anibaldi – Evocation (Sebastian Mullaert Remix)

2. Leo Anibaldi – Evocation (Ooze Remix)

3. Leo Anibaldi – Evocation (Wa Wu We Remix)

4. Leo Anibaldi – Evocation (Wa Wu We Sneak Mix)

5. Leo Anibaldi – Evocation (Original Mix Bonus Track)

Formati: Vinile color verde 12”/ Digitale Wav | Flac | Mp3

Pubblicazione: 27 Aprile 2015 Vinile

Metà Luglio 2015 Bandcamp

Mietà Agosto 2015 Beatport Juno iTunes, e altri.

Pier Paolo Iafrate