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La compagnia olandese Audion Therapeutics, specializzata in problemi dell’udito, sta portando avanti un progetto denominato ‘Project REGAIN’, il cui ambizioso obiettivo è quello di scoprire un rimedio alla perdita dell’udito.

Audion Therapeutics così da permettere a chi soffre di perdita dell’udito di riacquistare almeno in parte la capacità uditiva persa in precedenza.

Il problema della perdita dell’udito, secondo uno studio riportato dal magazine The Atlantic, è ovviamente sentito in modo particolare dagli appassionati che troppo spesso ascoltano per ore musica senza preoccuparsi del volume troppo alto o di mantenere una debita distanza dalle casse.

Ad oggi non esiste ancora un vero e proprio rimedio duraturo, nemmeno parziale; gli apparecchi acustici, infatti, sono una soluzione “fittizia” e spesso ingombrante. Molti animali, in particolare uccelli, pesci e rane, hanno la capacità di rigenerare naturalmente le cellule ciliate dell’orecchio morte, mentre noi, così come tutti gli altri mammiferi, non possediamo quest’abilità e le nostre cellule morte vanno perse in maniera irreparabile.

Per ora.

Infatti ‘Project REGAIN‘, attualmente portato avanti dalla Audion Therapeutics ma avviato nel 2013 da un gruppo di scienziati che, quasi per caso, scoprì una molecola in grado di rigenerare le cellule ciliate all’interno della coclea, ha proprio l’obiettivo di permettere all’uomo di far ricrescere le proprie cellule dell’udito perse per un motivo o per l’altro.

La ricerca impiegherà presumibilmente molti anni per arrivare a dei risultati concreti, soddisfacenti e rilevanti, ma grazie agli enormi progressi nel campo e ai consistenti fondi derivanti dal programma della Commissione Europea Horizon 2020, si può essere ottimisti riguardo al futuro del progetto.

“Prima di tutto vogliamo dimostrare che è sicuro e ben tollerabile, e poi cercheremo segnali efficaci. È un campo competitivo, ma ognuno ha il proprio approccio. Ovviamente uno di noi avrà successo per primo, ma magari risulterà che i nostri diversi approcci sono complementari”: queste le parole del CEO di Audion Therapeutics Rolf Jan Rutten. Nel frattempo, dopo diversi test sugli animali, sono in programma i primi piccoli test sull’uomo.

Alberto Zannato