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È in progetto la collaborazione tra Sónar+D e l’ospedale Vall d’Hebron di Barcellona.

L’iniziativa dei ragazzi del Sónar+D prevede la creazione di un progetto audio che riesca a migliorare l’esperienza sia dei pazienti della struttura che degli operatori sanitari.

Sónar+D è un progetto strettamente correlato al noto festival di Barcellona, che questa volta decide di abbattere tutte le barriere ideologiche e sociali per promuovere un’iniziativa molto particolare, nata in collaborazione con il Vall d’Hebron, importante ospedale di Barcellona.

Lo scopo è quello di creare, grazie alla musica e la tecnologia audio 3D, un’esperienza che ha come obiettivo quello di stabilire un nesso tra gli operatori sanitari che prestano servizio alla struttura e i pazienti.

È importante secondo molti riuscire a ricreare l’esperienza dei pazienti e cercare di farla rivivere a chi si occupa di loro nelle strutture sanitarie.

Il progetto prevede di registrare tutti i suoni binaurali, ovvero suoni che siano capaci di toccare determinate aree del cervello umano per suscitare quindi particolari stimoli.

Alcuni suoni di questo tipo potrebbero essere: conversazioni tra i presenti, suoni dei condizionatori, il picchiettio dei tasti che battono sulla tastiera e persino i suoni legati agli ascensori.

Sónar+D conferma di essere una delle realtà più interessanti, che non ama soffermarsi solo sul festival e sul suo piano artistico, bensì mostra audacia nel cercare di approfondire anche tematiche più sensibili.

Sotto l’aspetto tecnico questa collaborazione è nata anche grazie al supporto di Pedro Alcade brillante compositore e Intorno Labs compagnia leader del settore tecnologia audio 3D.

Mentre Sónar+D festeggia il suo sesto anno di vita, ci prepariamo invece a celebrare quella che sarà la 25 edizione del festival ufficiale che ogni anno chiama a Barcellona, da tutto il mondo, milioni di amanti della buona musica.

Per dare un’occhiata agli importanti ospiti protagonisti, vi invitiamo a leggere un nostro interessantissimo articolo dedicato proprio al Sónar 2018.