fbpx

Wax of the Week difende il vinile e per questo ogni settimana vi propone un disco che vale la pena acquistare. Parliamo di musica senza etichette garantendo che sia di qualità, non poniamo limiti sul genere e siamo poco legati a vincoli temporali. Insomma parliamo di buona musica punto.

Questa settimana Wax of the Week gioca in casa, infatti vi propone l’ultima produzione dell’italianissimo Domenico Crisci, e se accosti il suo nome ad una label del calibro di Eerie Records, il mix non può essere che esplosivo.

La label attiva dal 2012 con base a Londra ha stampato sette Ep e un album, tutti frutto di una continua e accurata ricerca musicale del suo fondatore Marco Shuttle. Quasi tutte le uscite, infatti, sono state prodotte dallo stesso label manager al quale si affiancano pochissimi altri nomi fra i quali appunto anche quello di Domenico.

Ben quattro sono le tracce che compongono Ceremony ed esplorano la Techno a 360 gradi.
Partiamo con la title track, la prima del lato A.

Ceremony è quella che io definisco la traccia “spaccapista” di quelle che vanno giù tutto d’un fiato. Il groove è un continuo crescendo e la distorsione regna sovrana senza però mai esagerare. Mano a mano che si procede con l’ascolto il suono diventa sempre più dirompente e l’ascolto in cuffia o nell’hi-fi di casa non le rende giustizia. Se non vedi l’ora di ascoltarla in un club, non preoccuparti perché è molto probabile che tu la senta visto che è strasuonata dai big della scena.

La seconda traccia dell’ep ha invece una forte impronta old school, sembra quasi uscita dai sobborghi di Detroit degli anni 90. Domenico in Lash tira fuori il meglio dalla sua 909 a cui si affiancano suoni laceranti in continua evoluzione che inseguono il groove su e giù per tutta la durata della traccia.

Il lato B si apre con il remix del boss Marco Shuttle. Se prima a dominare era la 909 qui è la 808 che fa da regina, accompagnata da lunghi pad sottili e stridenti, il cui suono avvolgente inizialmente potrebbe quasi spaventare la mente di chi lo ascolta, ma poi, man mano, la melodia penetra l’anima e la seduce quasi come se fosse ipnotizzata.

L’Ep si chiude con Strong Experience la più “malata” delle quattro.

Il suono diventa di nuovo aggressivo, il groove è incalzante e viene interrotto da piccoli break per poi ripartire più carico di prima.

Insomma Ceremony è davvero un must per gli amanti del genere, una di quelle chicche che bisogna assolutamente avere in valigetta, da tirar poi fuori quando si vuole letteralmente sbalordire la pista.

(Precedente episodio di WoW)

Agostino Casillo