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Interessante accordo tra la Universal Music Group (controllata dal fondo Vivendi di Vincent Bolloré) e Facebook, Instagram e Oculus per concedere la propria musica proveniente dall’enorme catalogo di sua proprietà, migliorando così la user experience per tutti gli utenti.

Ancora una volta il colosso Facebook ( con “soltanto” 28 milioni di utenti attivi mensili in Italia ) risulta essere il partner ideale per alcune delle società più importanti a livello mondiale, come nel caso di Universal Music Group, contribuendo con la sua presenza e investimenti al processo di Digital Business che non esaurisce mai la sua infinita sete di innovazione.

Anzi, la incrementa rigettandola ovunque ci siano risorse e programmi di multinazionali che sono affamate di dati. Questa volta è il turno di Universal Music Group.

L’accordo, che per i “partecipanti presenti”, non riporta ad episodi precedenti, dovrebbe essere valido per diversi anni e si presenta come una base fertile su cui fondare una partnership strategica orientata ad una più che positiva crescita relativamente alle nuove esperienze online incentrate sulla musica

Il Responsabile di Sviluppo e Partnership nel Music Business per Facebook, che risponde alla persona di Tamara Hrvinak, in relazione all’accordo con Universal Music Group, ha così affermato:

“C’è una relazione magnetica tra musica e Community Building. Siamo felici di renderla viva su Facebook, Instagram, Oculus e Messenger in collaborazione con Universal Music Group. Gli appassionati di musica, gli artisti e gli autori si sentiranno a casa dal momento che apriremo a creatività, connessione e innovazione attraverso musica e video.”

“In merito a questa nuova collaborazione che tenterà di creare “un modello dinamico tra aziende musicali e le più importanti piattaforme Social Media”, si è così espresso Michael Nash, Vicepresidente Esecutivo delle Strategie Digitali per Universal Music Group, che ha in seguito aggiunto:
“la partnership  con Universal Music Group è un primo importante passo che dimostra come l’innovazione e l’equo compenso per chi crea musica crescono bene insieme. Non vediamo l’ora che Facebook diventi un fondamentale contributor per un ecosistema sano della musica che porterà benefici ad artisti, fan e a tutti coloro che investono per offrire grande musica nel mondo”.

E in merito al già attuale ( e abbastanza frequente ) rischio nella rimozione dei contenuti video per violazione dei diritti?

“Niente paura, il problema verrà finalmente superato dato che lo Staff di Facebook afferma che si impegnerà affinchè questo non sia soltanto l’unico passo per incrementare al meglio l’esperienza virtuale dei propri utenti.

Intanto potrete finalmente pubblicare contenuti validati da parte della stessa Universal Music Group per numerosi artisti di fama internazionale (labels sotto controllo UMG: Geffen Records, Emi Records, Interscope Records, The Island Def Jam Music Group, Universal Motown Music Group, Verve Music Group) accedendo a una vastissima library musicale.

Che questo incredibile accordo possa configurarsi come lo “chemin sûr” per l’inizio di concerti in realtà virtuale?

O per partecipare a contest e video interattivi per avvicinare fans ed artisti?

Tutto questo ha sicuramente dell’interessante anche perché tocca primariamente tutti i digital workers che ogni giorno devono fare i conti con la pubblicazione di contenuti video che necessariamente devono (e sottolineo purtroppo) supportare piani editoriali spesso isterici trovandosi di fronte a difficoltà logistiche nel ripiegare su varie e, francamente di scarsa qualità artistica, sound collection dal carattere plastificato a mò di sottofondo, neanche stessimo giocando a “the sims”, per capirci.

La domanda più importante, almeno per chi, come me, mastica Social Media quotidianamente e lavora in ambito Digital, è: “Quanto ( e se ) Facebook vorrà in tal caso guadagnarci dai suoi affezionati social users? Sarà disposto realmente e fino in fondo a non far pagare nulla?”

Di certo si tratta di un ulteriore miglioramento del servizio e il primo consistente passo nella sfida sul fronte musicale con Alphabeat e in particolare con Youtube, in merito al dominio per il mercato video-online con la quasi sicura creazione di un’inedita Facebook Music. Almeno così sembra.