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A volte ritornano per farci ballare indietro nel tempo. Forse ricorderete anche voi i mitici “Dance Mania”.

Arrivano buone notizie per gli amanti dei grandi classici, intramontabili e che hanno fatto ballare milioni di persone in ogni parte del mondo. Pare che quest’estate “Dance Mania”, label storica nata nel cuore di Chicago, riporterà la nostra attenzione su House e Dance music con il remaster di tre EP che hanno segnato in modo indelebile i ricordi di chi ha avuto la possibilità di vivere in pista i cosiddetti “anni migliori”.

Il primo “Hums” di Strong Souls è un EP composto da quattro brani, pubblicato nel 1995: “Hums”, “Club Scene”, “Twinkles”, “Do It”.

Quattro tracce riviste e riportate al nostro orecchio nel tentativo di farci rivivere atmosfere lontane da quelle odierne, dancefloor gremite, voglia di ballare fino a quando non era il Sole ad invitare il pubblico a tornare a casa.

Il secondo EP è stato prodotto nel 1997 da Playground Productionz dal titolo molto ammiccante di “Orgy (XXX)“, contenente quattro tracce anche loro caratterizzate da quel tipico sound caldo e travolgente che si interponeva tra la prima e la seconda metà degli anni 90: “Orgy”, “Smoke One”, “Debos Disko”, “Visa”.

Forse alcuni non sapranno che Playground Productionz non è altri che un alias dell’artista DJ Deeon, pioniere della Chicago House Music, considerato il padre fondatore del cosiddetto Ghetto Style.

dance mania

Il terzo ed ultimo porta il titolo di The Funk Child  di Dee Jay Nehpets. E’ stato prodotto da Paul Johnson, protagonista della scena House dal 1985 fino ai giorni nostri. Anche questo EP è composto da quattro tracce: “I came to bring the pain”, “Razzberry House”, “Na na na”, “Smoke ‘n’ ride”.

In uscita nel 1997, racchiude in sè alcuni dei cosiddetti “tormentoni”, pronti a tornare per riscaldare le piste e occupare un posto nelle playlist dei migliori artisti. Dei tre EP, quest’ultimo forse è quello che più ricorderemo nel corso del tempo. E scommettiamo che tutti voi almeno una volta i un club abbiate canticchiando allegramente, sorseggiando dal vostro bicchiere, il motivetto “na na na…”.

Proprio questo è il mood che si vorrebbe rilanciare nelle generazioni più giovani, molto prese dalle nuovi correnti di musica elettronica, ma a volte ignorando importanti porzioni di storia, di musica che ha ispirato e influenzato i loro stessi miti.

E’ sempre meno frequente purtroppo imbattersi in party che seguono questa corrente di pensiero. Sarà forse colpa del mercato odierno che sta premendo su quelle che sono le nuove sonorità, più cupe, più forti, più cattive.

Tuttavia, per gli esponenti della vecchia guardia che abbiano voglia di riprendere le scarpette ormai appese al chiodo, oppure per le nuove leve che abbiano voglia di conoscere le origini, abbiamo puntato gli occhi su un progetto partenopeo che cerca di portare avanti proprio questo stile di musica.

Il progetto prende il nome di Synchronism ed è attivo nella città di Napoli. Viene alimentato dalla voglia di far vivere in una sorta di flashback la nostalgia di musica e tempi andati a chi credeva che certi artisti non fosse più possibile ascoltarli. Allo stesso tempo i promoters di questo progetto cercano di coinvolgere i più giovani nel fargli provare nostalgie di epoche mai vissute.

Synchronism ha già dato prova, in un solo anno di attività, di buon gusto e serietà professionale portando in città artisti di spessore come DJ Funk , DJ Bone, o per esempio lo stesso DJ Deeon , stregando così un pubblico adulto entusiasta di ritornare in pista e mostrando ai giovani le vette della Dance Music.

Vi invitiamo quindi quest’estate a fare un tuffo nel passato con Synchronism e Dance Mania, per concentrarvi sul fatto che la musica è come una lezione di storia: bisogna ascoltarla tutta dal principio fino ai giorni nostri per avere un’idea nitida del mondo in cui viviamo.

Carmela Massa