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Il 17 febbraio 2023 è uscito per Toy Tonics Brooklyn Tapes Remix di Sam Ruffillo con Eli Escobar, Art Of Tones e Ash Lauryn

“La maggior parte delle persone che non sono musicisti probabilmente non vedono di cosa è fatta questa musica… sentono solo che è diversa”, dice Mathias Modica (alias Munk e Kapote) founder e boss dell’etichetta Toy Tonics a proposito delle loro produzioni.

“È diverso perché prima di tutto siamo una famiglia, tutti ci conosciamo, facciamo i Dj insieme; e due, siamo musicisti e tutti produciamo musica elettronica”.

Toy Tonics non è solo un’etichetta berlinese con decisamente molte sonorità italiane, è anche un format itinerante che porta in giro il loro sound eclettico facendo ballare, stupendo ed educando il dancefloor ad una musica cangiante, mutevole, che abbraccia sonorità house, disco, italodisco e facendo conoscere il variegato “portfolio” della scuderia berlinese. Ma Toy Tonics è soprattutto una famiglia appunto formata da musicisti e djs, che non solo sono accumunati dalla stessa passione ma anche dallo stesso background musicale.

Il principale artista italiano di Toy Tonics è Sam Ruffillo. Produttore siciliano con radici a Brooklyn, entra nella famiglia di Toy Tonics nel 2020 con l’uscita del suo primo EP Sport House. Ritmi electro, funk, acid track che sembrano provenire direttamente dal 1984. La musica house di Sam ricorda i suoni baleari degli anni ’80 o le prime tracce disco house. Suona sintetizzatori, tastiere, accordi, circondandosi di molti sassofoni e grandi accordi jazz, basati su ritmi del sud.

Si potrebbe chiamare musica organica : “Molte persone la chiamano organica ora, ma per me è solo una cosa da musicista“, dice Mathias. “Organica, calda, lo-fi, qualunque sia la parola – fondamentalmente è perché sono musicisti che suonano e questa è una cosa organica“.

Un anno dopo Sport House, Sam pubblica Italianissimo EP dove Danza Organica, remixata da Musumeci, diventa subito una delle tracce più suonate da artisti come Gerd Janson, Perel, Job Jobse, DJ Tennis, Solomun. Il 22 agosto 2022 esce, sempre per Toy Tonics, Italianissimo Part 2 Ep di Sam Ruffillo, riscuotendo un discreto ed inaspettato successo con la voce di Ninfa in “Chiamami Subito“.

Il 20 Gennaio 2023 Sam Ruffillo rilascia Brooklyn Tapes EP e, proprio qualche giorno fa il 17 febbraio, è uscita la versione remix con Eli Escobar, Ashlauryn e Art Of Tones.

Chiacchierare con Sam Ruffillo è sempre un gran piacere per noi di Parkett e questa volta ci siamo scatenati insieme in un ballo molto particolare.

Ciao Sam  ben ritrovato su Parkett, ci siamo sentiti qualche mese fa in occasione di un evento a Roma targato proprio Toy Tonics. Da qualche anno fai parte di questa bellissima famiglia berlinese, raccontaci un po’ cosa rappresenta per te Toy Tonics?

Ciao, un piacere essere di nuovo con voi! Hai detto bene, è diventata a tutti gli effetti come una famiglia per me, sono molto contento di farne parte. Ho un bellissimo rapporto con quelli che ci lavorano e con tutti gli altri artisti e dj. Toy Tonics per me rappresenta una realtà unica nel panorama musicale europeo/mondiale, non credo che ci siano tante altre etichette che portano in giro i loro party come fa Toy Tonics… e la qualità della musica è altissima.

Com’è nato questo “sposalizio” ?

Lo sposalizio è nato per caso. 

Ho contattato Kapote via mail a inizio 2020 per fargli sentire il mio lavoro. Ovviamente lui non mi conosceva ancora, ai tempi avevo fatto solo un ep su Irma Records e neanche io ero molto sicuro che il mio prodotto potesse andare bene per la label. Il suo feedback è stato positivo, mi ha chiesto il numero di telefono per conoscerci meglio e parlare della musica. Da quel momento è iniziato un rapporto professionale davvero stretto e intenso che mi ha un po’ cambiato la vita.

I parties targati Toy Tonics hanno come comune denominatore il ballo sfrenato e il divertimento più puro. Ti va se ci scatenarci insieme immaginando che i tuoi dischi siano il dancefloor e noi passiamo da una pista ad un’altra?

Ok, vai!

Iniziamo da “ Sport House” primo EP uscito con la label berlinese a luglio 2020, com’è stato il primo “ giro in bici” con Toy Tonics (chiaro riferimento alla tua prima traccia “Ride My Bike” ft Kosmo Kint)?

Beh è stato molto interessante, ho capito cosa significa lavorare con loro e come funziona l’intero processo. Sport House mi ha aperto le porte della scena house/disco, mi ha introdotto in quel mondo e ha fatto si che tanta gente nuova mi conoscesse. Ho da subito collaborato con Kapote su Midnight Funk (abbiamo scritto insieme l’hook vocale) e con Kosmo Kint che ha cantato su Ride My Bike

Passiamo adesso ad “Italianissimo EP”, la pista si infiamma con “Danza Organica”, ma cos’è esattamente questa nuova danza organica?

E’ nata per gioco, come tutto l’ep, durante il lockdown. Avevamo tanto tempo per sperimentare e provare cose nuove, tra cui l’uso dell’italiano (senza sapere che sarebbe diventato presto un trend). Ed è quello che è successo insieme a Ninfa, che ha co-scritto e interpretato sia Danza Organica che Perfetta Così.  

Danza Organica rappresenta l’armonia, l’unità e il mistero dell’universo. È più o meno questa l’ispirazione che sta dietro al testo. 

In un post dell’ 8 marzo 22 hai condiviso un video di com’è è nata la traccia “Es Buena” ed hai scritto: “ Spero che questo sia d’ispirazione per qualcuno di voi. La musica è condivisione ed è nostra premura  condividere la musica”. Quanto per te conta questa frase? Cosa c’è dietro la condivisione della musica, dalla sua creazione alla distribuzione?

Si, è un concetto importantissimo per me.

La condivisione è alla base della felicità. E anche nella musica è fondamentale. Condividere vuol dire tenerci e avere a cuore qualcosa. Che sia tra addetti ai lavori o condivisione pubblica, è di ispirazione e serve da input per ampliare il proprio orizzonte e vedere le cose in un altro modo. 

Con quel video ho cercato di mostrare il processo che sta dietro alla scrittura di un pezzo, spesso la semplicità di un’idea è ciò che rende un brano forte o memorabile. 

Lanciamoci sul dancefloor di “Italianissimo Part 2”  dove in “Chiamami Subito” la voce di Ninfa, che a me ricorda molto Patrizia Pellegrino in “Musica Spaziale”, è perfettamente incastrata in una melodia “instancabilmente ballabile” ed è di fatto entrata subito nelle playlist di molte radio italiane. Com’è nata questa HIT?

Qui il processo è stato simile ma allo stesso tempo diverso rispetto al primo Italianissimo. Simile perchè abbiamo continuato il discorso in italiano, diverso perchè chiaramente avevo già razionalizzato tutta la cosa ed è stato più difficile replicarsi e ritrovare quella spontaneità genuina. Ma alla fine, dopo svariate prove su quel giro di piano, ce l’abbiamo fatta, grazie anche a Ninfa che ha trovato l’hook di Chiamami Subito e che io ho subito trovato fortissimo. L’idea è semplice ma funzionale, la storia e il flirt tra i protagonisti di “Perfetta Così” continua, si scambiano i numeri, si chiamano, vanno a cena etc.. 

E’ arrivato il momento che preferisco: un mood più r’n’b, una house dai tocchi soul con movenze un po’ più lente . Siamo a “Brooklyn Tapes EP”, il tuo freschissimo EP uscito a gennaio ’23. Lo hanno definito “musica da ballo fatta da musicisti”, raccontaci chi è Sam Ruffillo di Brooklyn? E’ vero che hai origini newyorkesi?

Questo lavoro rappresenta l’altra faccia del mio background. Sono cresciuto ascoltando tanto hip hop, tantissimo, sia italiano che americano. Mi piacevano i Sangue Misto, Bassi Maestro, Fritz Da Cat ma anche J Dilla, i Wu-tang Clan, i Public Enemy o Dr. Dre per citarne alcuni. Quindi credo che sia stato inevitabile a un certo punto ritrovare la radice hiphop nelle mie produzioni.

Comunque si, tutto vero, ho degli antenati americani. 

 Il sound metropolitano di “Don’t Think Twice” , dalle contaminazioni soul e rap,  ricorda quasi quell’hip hop dei A Tribe Called Quest o De La Soul, in una chiave decisamente “dance  avec stile”,  da chi ti sei fatto ispirare per quest’album?

Si, l’ispirazione come dicevo è proprio quella, il clash tra house e r&b/soul. 

Un po’ Kaytranada, un po’ GoldLink, un po’ Masters At Work e un po’ St. Germain ma fatti a modo mio, per cui il risultato è senz’altro diverso ma in qualche modo richiama tutti questi ascolti e influenze.

Come è nata “Let It Go” con Edson Sean?

Ho prodotto insieme a Kapote un brano di Joel Holmes (spoiler che non è ancora uscito) in cui canta Edson Sean, cantante e produttore di Brooklyn. Ho scoperto così Edson che mi ha sconvolto per la sua bravura, tecnica e pathos. Gli ho subito chiesto di collaborare e lui ha accettato. Mi ha fatto aspettare qualche mese ma ne è valsa la pena, è stato emozionante quando ho sentito Let It Go per la prima volta, sia per la tematica trattata, che trovo affine al mio pensiero, sia per la bellezza della melodia.

Ultima tappa ma non la meno importante, “Brooklyn Tapes Remix Ep”, freschissimo d’uscita, dove ci scateniamo per l’ultimo ballo in compagnia di nomi come Ash Lauryn da Detroit, Eli Escobar da New York e Art Of Tones dalla Francia. Come si è fusa la vostra musica in questi remix?

Anche qui il processo è stato molto naturale e spontaneo. Abbiamo fatto una lista di dj e produttori che secondo noi potessero reinterpretare i pezzi di Brooklyn Tapes e la figata è stata che ognuno di loro ha scelto un pezzo diverso. Sono molto felice e onorato di avere a bordo artisti come loro, sono cresciuto ascoltando Ludovic Llorca, per esempio. 

Ripercorrendo il tuo background musicale pieno di collaborazioni importanti e feeling musicali notevoli, quale tra queste appunto è stata la più naturale, da simbiosi spontanea, di quelle che non c’è bisogno neanche di parole, solo la prima battuta d’inizio?

Sicuramente con Ninfa e con Kapote funziona cosi, tutto naturale, ci capiamo quasi subito. Ma lo stesso potrei dire di BPlan, di Brine e dei musicisti che collaborano o hanno collaborato con me, tra cui Pim De Vente, Placido Salamone, Christian Lisi, Alessandro Meroli.

Ti vedremo impegnato in un tour itinerante con il collettivo berlinese Toy Tonics in giro per l’Europa, iniziato quest’anno il 2 gennaio da Cortina, Parigi, Lisbona, Roma, Berlino, Bologna, Bristol, Barcellona e poi di nuovo Parigi. Come ti senti?

Mi sento realizzato, sono contento! A volte un po’ provato fisicamente per via dei tantissimi viaggi ma va bene cosi, fa parte del lavoro. Stiamo vivendo un momento di consacrazione che aspettavamo, è un’onda che dobbiamo surfare adesso. Tantissime date e festival per questo 2023, sempre in giro per l’Europa, Monaco, Londra, Barcelona, Milano ma anche Panorama Bar, Kala Festival, Melt Festival, Nameless festival etc.. Mi sento pronto.

 

E direi che noi di Parkett siamo pronti a seguirlo ancora, perché un artista del calibro di Sam Ruffillo, con le sue creazioni che sembrano attingere da un variegato catalogo musicale italiano, vedi per esempio Perfetta Così dove la voce e lo stile sembra quasi Pino D’Angiò in Come Ti chiami, è prezioso per l’evoluzione musicale che stiamo affrontando.

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