fbpx

Secondo il rapporto FIMI dedicato fruizione di musica in Italia il nostro Paese segue la tendenza del resto del mondo occidentale, con incrementi nell’utilizzo e nel fatturato sia del vinile che dello streaming, a discapito del CD che viene considerato sempre di più un supporto ‘superato’. Ecco un po’ di numero.

Stando ai dati della Deloitte, raccolti per conto della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), la rinascita del vinile conferma di avere basi solide. Prosegue infatti con felici incrementi percentuali di utilizzo e sopratutto di fatturato.

Anche i servizi di streaming vedono una crescita. Secondo quanto riferito dalla FIMI, ciò che perde terreno è il CD, supporto fisico in declino che pare destinato a ridimensionarsi ulteriormente: anche in Italia viene sorpassato dallo streaming digitale e questo deve essere considerato come qualcosa di storico.

Statistiche FIMI alla mano, il 51% della musica in Italia giunge agli italiani dal digitale, formato che vede il suo successo accresciuto anche dalla crescita dei relativi servizi musicali via web che assecondano questa nuova domanda.

Questi servizi rappresentano oggi il 40% del mercato totale e rispetto all’anno precedente hanno fatto un balzo in avanti del 51%, con un fatturato nella prima metà del 2016 pari a 66,4 milioni di euro (+1%). Rispetto a due anni fa, la crescita è del 23%.

Il solo streaming ad abbonamento (Spotify, Apple Music, Deezer etc.) vede un aumento del 68% e un fatturato di 26,3 milioni. Il 20% degli utenti, inoltre, sceglie lo streaming a pagamento piuttosto che altre fonti come YouTube, che comunque sale del 19%.

Quanto al vinile, FIMI ci dice che i numeri sono ancor più esaltanti. Confrontando i primi sei mesi di quest’anno rispetto ai primi sei mesi del 2015, l’aumento è del 43%.

Il fatturato si è impennato, dai precedenti 2,4 milioni di euro agli attuali 3,5. La fetta del vinile nel mercato totale si assesta al 5%, percentuale notevole se si pensa che a cavallo del millennio era quasi sparito dalla circolazione.

E voi, come lo considerate questo storico sorpasso di vendite del digitale sui supporti fisici?

Paolo Castelluccio