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Fred Again è divenuto in pochissimo tempo uno dei Dj più popolari all’interno del panorama internazionale. Il segreto di tanto successo è un sound contemporaneo, fresco ed innovativo che conserva e porta avanti un’intera tradizione musicale.

Se dovessi pensare ad uno dei protagonisti della musica elettronica del 2022 il primo nome che mi viene in mente è certamente quello di Fred Gibson (a.k.a. Fred Again). Un talento, certo, ma anche un musicista figlio del proprio tempo. Penso che non ci sia descrizione migliore per raccontare il suo approccio alla musica e alla produzione. Come può un ragazzo di 29 anni esplodere dal nulla e diventare un fenomeno musicale nel giro di 3 anni? Ci sarebbero tantissime risposte: un po’ il talento, un po’ la fortuna, ma soprattutto tanta consapevolezza. Consapevolezza di essere all’interno di un preciso panorama musicale, con precisi riferimenti musicali ed una tradizione solida.

Un elemento da non sottovalutare quello che abbiamo appena descritto. È un po’ come dire “conosci te stesso”. Conoscere quello che ci circonda permette di analizzare, distruggere e ricomporre secondo la propria personalissima formula. Quello che ha reso vincente il suono di Fred Again è l’aver compreso di non poter uscire da una determinata tradizione, ma che fosse necessario interiorizzarla per poterla plasmare attraverso il proprio gusto.

Attenzione! Fare quello che abbiamo detto non è assolutamente cosa facile: significa veramente divorare qualsiasi cosa ti passi sotto mano a livello musicale. Nei suoi set quali sono gli elementi che colpiscono? La risposta è sotto gli occhi di tutti: ritmi irriverenti che vanno dalla consueta cassa in quarti alla più dinamica cassa UK garage; vocals esplosivi che attingono dalla grime, dal fenomeno drill di Brixton, fino ad arrivare al POP; ed infine melodie super catchy -non dimentichiamo che il Regno Unito sotto questo aspetto ha uno storico non indifferente vedi Alan Walker, Calvin Harris o Guru Josh. Insomma c’è tutto quello che serve per far funzionare una brano, ovvero tradizione e sperimentazione. Andiamo ad analizzare questi tre punti più nel dettaglio, ma, prima di proseguire, non perdere l’occasione di riascoltare “Actual Life 3“, l’ultima fatica discografica di Fred Again.

1. Tradizione e innovazione: dalla cassa in quarti ai ritmi dinamici UK garage

Siamo di fronte un punto nevralgico della discussione. Ed è proprio questo l’elemento che ha reso Fred Again un fenomeno pop. Se penso alla scena elettronica inglese, i primi nomi che intuitivamente mi trovo ad associare sono quello di Carl Cox, di Fat Boy Slim, dei The Chemical Brothers, di James Hype e di Jamie XX. E a ben vedere queste non sono altro che le reference costantemente presenti in ogni dj set di Fred Again.

Fred Again
Fred Again. ©️Photo by Lorne Thomson/Redferns

Prendiamo ad esempio il caso più celebre: la Boiler Room di Londra (con oltre quattordici milioni di visualizzazioni è uno tra i dj set più visualizzati sul canale YouTube dell’organizzazione). Durante tutto il set si passa rapidamente da ritmi Big Beat a quelli Tech-House, da melodie dolci e rilassate a linee di basso invasive e coinvolgenti.

Il suono di Fred Again funziona perché mette d’accordo tutti. E non è assolutamente una cosa scontata, anzi. Soprattutto in un contesto come quello inglese in cui ci sono miliardi di contaminazioni, riuscire ad inglobare nel proprio stile il maggior numero di tali sfumature non è cosa da poco. L’ artista inglese per la prima volta dopo tanto tempo rompe le statuarie idee legate ai generi (trincerati nella “secolare” tradizione) e li fa propri. Perché per rinnovare un gusto tradizionale -che puzza un po’ di vecchio- ci vuole coraggio, e Fred Again ne ha da vendere.

Fred Again
Fred Again. ©️Photo by Lorne Thomson/Redferns

2. Fred Again è figlio del suo tempo

Il secondo aspetto che rende vincente il suono di Fred Gibson è il fatto di essere figlio del proprio tempo. Proprio in virtù di quanto abbiamo detto alla fine del paragrafo precedente, è doveroso fare una panoramica sull’attuale scena musicale Inglese, e non solo. Visitando i principali siti di informazione e critica musicale – penso a Billboard UK o Rolling Stone UK – noterete che una grossa fetta dell’attuale mercato musicale è dominato da artisti urban. Esiste solo quello? Chiaramente no. Però è abbastanza palese che, nell’arco degli ultimi anni, il genere abbia catalizzato l’attenzione di molte etichette discografiche, e di conseguenza tanti sono stati gli artisti (e giovani talenti) che si sono avvicinati a questo tipo di sonorità.

Fred Again
Fred Again. ©️ Photo by Kieran Frost/Redferns

Nello specifico in Inghilterra abbiamo avuto fenomeni impressionanti: Stormzy, Hedie One, Skepta e tanti altri. (Per non parlare poi del panorama Americano in cui il genere dal 2015 fino ad oggi è completamente esploso). E Fred Again si colloca esattamente nel “qui ed ora”. Sempre facendo riferimento al set che abbiamo menzionato prima (la Boiler Room di Londra), ed in verità anche a quello presentato a The Lot Radio, l’artista inglese mescola alle sonorità drill e grime quelle elettroniche. Una mossa vincente. È riuscito a creare uno stile identitario.

Alcuni potrebbero pensare che rischi di rimanere “imbrigliato nel personaggio”, ma non è affatto così. Se da un lato è vero che la sua attitudine all’elettronica segue un preciso gusto, al contempo noterete che ogni esibizione ha un corso a sé stante. Il sillage di fondo è sempre ben riconoscibile, ma non per questo ripetitivo (o ripetuto) fino alla noia.

Fred Again
Fred Again. ©️ Photo by David Wolff-Patrick/Redferns

3. Melodie pop e voci quotidiane, ovvero “Actual Life”

Il successo più importante di Fred Again ha però un nome ben preciso: “Actual Life“. Un progetto tanto semplice, quanto strabiliante -e che rappresenta la somma di quanto abbiamo proposto fin ora.

Chiunque produca musica (elettronica o altro che sia) potrà comprendere facilmente: l’obbiettivo di un disco è raccontare una storia, la propria storia, emozionare e trasmettere qualcosa. Certo, un’idea romantica che non tutti -soprattutto chi raggiunge lo status di professionista del settore- riesce a seguire. Ma Fred Again non è uno di questi, sebbene sia un professionista con contratto in Major.

Fred Again
Fred Again. ©️ Photo by Frank Hoensch/Redferns

Nella sua ultima fatica discografica il Dj britannico propone la sua quotidianità. E lo fa combinando musica elettronica e voci di persone a lui vicine. Il caso più emblematico è sicuramente quello di “Marea (We’ve Lost Dancing)“. I ritmi e le melodie sono dal gusto squisitamente pop, dal taglio radiofonico e strizzano l’occhio ad un certo tipo di pubblico; è però l’aggiunta del vocal firmato da The Blessed Madonna a costituire il vero valore aggiunto. Una semplice videochiamata tra i due è stata trasformata in un brano.

Non tutte le canzoni dell’EP sono state realizzate in questo modo, ma è lo spirito con cui è stato concepito per intero l’album a rappresentare un unicum nel panorama musicale odierno. È la quotidianità elevata a momento artistico.

Fred Again. © Photo by Frank Hoensch/Redferns

Conclusioni

L’artista inglese è un talento come pochi. Nel suo modo di fare musica, semplice ed immediato, ci sono tutti gli elementi per un prodotto di successo. È il pop, consapevole di esserlo. Non c’è una ricerca forsennata verso qualcosa di cervellotico e rivoluzionario, piuttosto tutto quello che già si conosce viene rielaborato attraverso forme nuove, divertenti ed in grado di suscitare interesse (e discussione). Fred Again si trova nel posto giusto al momento giusto. Vive con consapevolezza tutto ciò che lo circonda costruendoci attorno la base del suo personalissimo suono.