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Giulia Gutterer con Alexander Robotnick, Daniele Baldelli, Fabrizio Mammarella e Andrea Tempo ci porteranno il prossimo 8 aprile in un universo dance Made in Italy. Dove? Ovviamente al Bellavista di Corso Marrucino di Chieti.

E’ con vero piacere che, in veste di media partner ufficiale degli eventi Bellavista, vi presentiamo questo nuovo appuntamento del prossimo 8 aprile.

Con “Italian Dance Wave” ci spostiamo dalle sonorità e groove in chiave Britannica di Terry Farley e Ricky Montanari dello scorso 25 marzo, per approdare in terra nostrana con l’onda dance dei nostri connazionali in una serata unica sul rooftop teatino.

Abbiamo avuto il piacere di parlare con una dei protagonisti di questa serata, Giulia Gutterer, dj di origini altoatesine che ha esportato il suo sound eclettico in terra Berlinese, patria della techno. Giulia condivide una playlist realizzata in esclusiva per noi: un bel modo per prepararci ad una serata unica. Buona lettura e buon ascolto!

Ciao Giulia, benvenuta su Parkett. Come stai?

Ma grazie! Tutto molto bene, grazie. E grazie (aridaje) per avermi chiesto di fare questa intervista. Come mi sento importante!

Come sei entrata in contatto con il mondo della musica elettronica? Qual e’ stato il primo disco che hai acquistato?

Il mio primissimo disco è stato un regalo “The Grid – Electric Head”. È pieno di bombe atomiche, tra cui Intergalactica che è una delle mie preferite da sempre. Sono entrata a contatto con il mondo della notte da molto giovane, adoravo (e adoro ancora), andare a ballare. Iniziare a suonare è arrivato un bel po’ dopo invece, solo nel 2018! Sentivo il bisogno di esprimermi con la musica e mettere insieme tutta la roba che stavo raccogliendo da anni, un bel mix tra bisogno ossessivo compulsivo e folle passione direi.

Qual e’ l’artista che ti ispira di piu’ nel tuo viaggio da DJ?

Uhhh come è difficile questa domanda. IL domandone direi. Sicuramente quelli che mi hanno avvicinato al genere sono i capostipiti di Slow Motion, Fabrizio e Franz su tutti senza ombra di dubbio. Le loro produzioni mi piacciono da sempre e per sempre (sono sicuramente la fan numero uno!). In generale mi piace tutto quello che ha un sound vintage ma non vecchio, e questo è importantissimo per me. Poi tutto quello che non ha una chiara definizione, la roba “strana” che ha qualche nota fuori posto, o la roba colorata ma non cheesy. Last but not least, deve esserci sicuramente della pompa!

Com’è trasmettere un sound sensuale, italo nella capitale internazionale della techno?

È molto divertente, ma anche una bella sfida! Nonostante le feste Techno siano quelle in assoluto più inflazionate, Berlino si sta aprendo sempre di più ad altri generi. A parte la House in generale, che comunque ha sempre avuto un bello spazio, anche quello che facciamo noi di Slow Motion sta prendendo sempre più piede. Quindi è molto soddisfacente e soprattutto una volta che ci vai sotto, è impossibile uscirne.

L’8 Aprile suonerai al Bellavista per una serata incredibile e con grandi esponenti del sound Italo: Alexander Robotnick, Daniele Baldelli, Fabrizio Mammarella e Andrea Tempo: che cosa ci dobbiamo aspettare da questa squadra?

Uhhhhh fuoco e fiamme!!!! Ho visto suonare Baldelli e Robotnick diverse volte e ogni volta sono eccitata come se fosse la prima. Per me è un super onore poter suonare con loro. Fabrizio e Andrea sono certezze per me, spaccheranno tutto al 100% come sempre.

Hai già suonato al Bellavista? Cosa ti ispira e ti piace di più del club (oltre al caldo benvenuto che Arturo riserva ai suoi ospiti?)

Il Bellavista è nel cuore del centro storico di Chieti (così come lo è Arturo), con una vista spettacolare sui tetti che toglie il fiato. Chieti è una città che io adoro e che ormai è diventata una seconda casa per me. Suonare al Bellavista è speciale perché Chieti è la casa di Slow Motion e alle feste dove suoniamo troviamo sempre facce amiche che conoscono questo sound dal primo giorno. Quindi è bellissimo e divertentissimo e ci si sente sempre in famiglia.

Grazie per il tuo tempo e buon divertimento!

Grazie a voi, ancora!