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Come ben sapete, un tempo la nostra cara amata Berlino era divisa da un muro che impediva la libera circolazione delle persone tra Berlino Ovest e Berlino Est.
Per ben 28 anni il muro ha tagliato in due non solo una città ma anche la possibilità per i giovani di riunirsi e stare tutti insieme a divertirsi.
In una Berlino ancora divisa cominciò a diffondersi un nuovo genere musicale proveniente dagli Stati Uniti, con suoni prevalentemente elettronici e caotici, che catturò fin da subito l’attenzione dei giovani berlinesi. E’ proprio così che cominciarono ad ascoltare la musica techno e acid house.
La gran differenza che emerse fu che: mentre a Berlino Ovest cominciarono a diffondersi i primi club, di solito posizionati in posti più assurdi, bui e sporchi con set composti da due casse e qualche luce nello sfondo, nella Berlino Est i giovani potevano solamente acquistare illegalmente i dischi ed ascoltarli nelle proprie camere.
Dunque, penso che la domanda sorga quasi spontanea: e se fosse stata la techno ad unire Berlino?
A sottolineare l’importanza di questo genere musicale di quel periodo, sono stati due giornalisti, produttori e dj, Felix Denk e Sven von Thulen.
Spiegano in un libro intitolato Der Klang Der Familie (il suono della famiglia), come la techno e la musica in generale abbia aiutato il processo di unificazione della città tedesca.
Intervistano oltre 70 persone tra cui anche fondatori dei club più storici come l’Ufo e il Tresor. “Persino i poliziotti ballavano insieme a noi, spiega nel libro uno di loro, ricordando uno degli eventi cult di quel periodo: la prima Love Parade.
Emily Macci