Lunedì 15 settembre prende il via l’edizione autunnale di Inner_Spaces, la rassegna di musica elettronica e arti audiovisive di San Fedele Musica, punto di riferimento per la sperimentazione e la ricerca interdisciplinare.
Intitolata Itinerari insoliti, la stagione conta nove appuntamenti fino al 15 dicembre 2025 all’Auditorium San Fedele e nella Chiesa di San Fedele di Milano, con la presenza di alcune tra le personalità più rappresentative dell’elettronica sperimentale.
Nel corso delle nove serate si attraverseranno itinerari musicali e audiovisivi “insoliti”: percorsi con approdi imprevisti, incursioni in territori non familiari. Talvolta lontani nel tempo e nello spazio, talvolta interamente immaginati. Tra i protagonisti attesi troviamo Nicolás Jaar (μακάριοι, con Ars Discantica), il progetto CINACUSMONIUM dedicato a Touch of Evil di Orson Welles, Syntax Ensemble alle prese con Terry Riley (A Rainbow in Curved Air) e il maestro delle percussioni persiane Madjid Khaladj; poi Robert Schwarz (Stridulations 1–14 su sistema immersivo) e Dasha Rush, Lucy Railton con la nuova commissione Portal, Polygonia e Scanner, fino a Wolfgang Voigt e alla chitarra barocca di Lorenzo Micheli.
La serata inaugurale
Il primo atto della rassegna, che prenderà forma alle 20:30, è una dichiarazione d’intenti, un solo per chitarra elettrica disassemblata e decostruita di Fabio Machiavelli con Alberto Anhaus, seguito dal racconto audiovisivo distopico di Kode9, che fa un elogio alla fuga da un mondo di oppressione tecnologica e culturale.
Prima parte
Si comincia con Split 1, composto da Fabio Machiavelli e affidato alla performance di Alberto Anhaus, non è il classico solo per chitarra ma piuttosto un piccolo laboratorio sul palco. La chitarra viene smontata nei suoi componenti (corda, pickup, cassa) e quei pezzi diventano nuovi strumenti che Anhaus manipola in tempo reale, mentre Machiavelli ne trasforma il suono al computer. Accanto a questa “chitarra scomposta” ci sono una chitarra preparata (modificata con oggetti per ottenere timbri inusuali), una lira da tavolo elettrificata e un pickup mobile che cattura anche le micro–vibrazioni. Tutto passa nell’elettronica live (Max/MSP), che amplifica, filtra e spazializza il suono nello spazio dell’auditorium. Il punto non è tanto quello di “suonare” uno strumento finito, ma mettere in crisi l’idea stessa di strumento. La materia fisica, il gesto e il trattamento digitale si mescolano fino a ribaltarne i ruoli. L’effetto è immersivo, la musica cambia forma sotto gli occhi (e le orecchie) di chi ascolta, mostrando come dal tatto e dal movimento possano nascere paesaggi acustici imprevedibili.

Senza soluzione di continuità si entra in This is my box.
Qui il “solista” è uno strumento autocostruito: una scatola risonante fatta di corpi vibranti tra cui corde, linguette di legno, barre metalliche, piccole ance e superfici di diversa natura. Nato nel 2023 per “Machines Inside Me“, lo strumento viene azionato in scena da Alessandro Bono, mentre Fabio Machiavelli ne elabora e dirige il suono in elettronica live. La particolarità è la presenza di attuatori elettromeccanici controllati al computer che possono “suonare” la scatola in autonomia, oppure interagire con il gesto umano. A tratti performer umano e a tratti digitale agiscono sulla stessa parte dell’oggetto (tecniche combinate), a tratti si orchestrano su componenti diverse, aprendo una palette che va dal soffio e dal fruscìo fino a risonanze dense e percussive. Si osserva come il suono nasce, si trasforma e si muove nello spazio, rendendo evidente la relazione tra materia, gesto e trattamento elettronico.

Seconda parte
La serata continua su una dimensione narrativa e politica con la proposta audiovisiva di Kode9 (Steve Goodman), figura cardine dell’elettronica britannica. Con il progetto Escapology (Live A/V) il suono diventa simbolo di fuga e resistenza, una sorta di colonna sonora per l’universo distopico Astro-Darien. Un racconto fantascientifico che immagina la dissoluzione dell’identità britannica nello spazio post-imperiale. La matrice post-dubstep si allarga verso un’estetica cinematica e ambient futuristica, dentro un progetto multimediale che comprende anche l’audiolibro Astro-Darien e una riflessione critica su tecnologia, cultura e potere. Ne nasce un’immersione totale tra beat frantumati, voci campionate e trame elettroniche che prendono forma in un lessico sonoro che spinge alla disconnessione dalle dinamiche del tardo capitalismo tecnologico.

L’accostamento tra Machiavelli e Kode9 sembra in apparenza inatteso ma rivela una coerenza, in quanto entrambi inseguono alternative, siano essere sonore, strutturali o politiche. Il primo attraverso la reinvenzione materiale degli strumenti; il secondo con l’immaginazione distopica di futuri altri. L’inaugurazione diventa così un dispositivo critico e performativo, un invito ad ascoltare, vedere e pensare, magari in un modo ancora inesplorato.
Spazi Sonori. Ricerche filosofiche tra musica e architettura.
In collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, Inner_Spaces propone le giornate di martedì 16 e mercoledì 17 settembre in studio tra Auditorium San Fedele, La Statale e Triennale dal titolo Spazi Sonori. Ricerche filosofiche tra musica e architettura, a cura di Fabrizia Bandi e Amalia Salvestrini. A partire dalle avanguardie del Novecento e dalle possibilità aperte dalle tecnologie contemporanee, l’incontro indaga il rapporto spazio/suono come terreno di dialogo tra arti diverse: dai nuovi linguaggi in ambito musicale e architettonico alle riflessioni teoriche su atmosfere, ambienti e paesaggi sonori. L’ingresso è libero e puoi trovare il programma completo qui.
Il progetto Inner_Spaces è nato nel 2012 ed è stato pensato per il contesto sonoro dell’Auditorium San Fedele. Al centro ci sono principalmente due obiettivi, da una parte quello di mettere in luce la dimensione dell’interiorità nell’ascolto grazie all’acusmonium Sator (50 altoparlanti per la spazializzazione del suono, in un ambiente d’ascolto silenzioso e ottimale) e dall’altro costruire ogni anno una programmazione che presenta i nuovi progetti degli artisti più rappresentativi della sperimentazione elettronica internazionale. Se siete interessati alle serate di Itinerari Sonori trovate i biglietti disponibili su DICE.
