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Oggi presentiamo un’intervista molto speciale, che pone sotto i nostri riflettori gli “Ascendant Vierge”. Il duo francese pronto a riscrivere la storia della musica elettronica.

Se c’è un progetto esploso negli ultimi anni che ha davvero la stoffa per poter riscrivere la storia della musica elettronica, quello è Ascendant Vierge.

Il duo composto dalla cantante lirica goth-pop Mathilde Fernandez e il produttore (che ricordiamo soprattutto per essere una delle colonne portanti di Casual Gabberz) Paul Orzoni. Nonostante i pochi anni di attività, la collaborazione è iniziata alla fine del 2018, il duo ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per riscrivere le leggi della musica moderna.

È anche vero che negli ultimi anni, c’è stata una vera e propria esplosione del genere all’interno della scena. Tuttavia, gli Ascendant Vierge hanno saputo distinguersi da subito, attraverso produzioni singolari composte da due volti essenziali della stessa medaglia.

Ascendant Vierge
(c) SERGIO DE REZENDE

Da una parte c’è la voce di Mathilde così profonda e magnetica, dall’altra i beat proposti da Paul, che grazie alla sua esperienza, rendono davvero unici i loro brani.

Il loro incredibile successo è dovuto alla genuinità e al grande impegno investito, per creare una miscela perfetta di musica elettronica e iperpop lirico. Parliamo di genuinità perché di materiale di questo genere, ultimamente se ne trova davvero tanto in giro. Tuttavia, Mathilde e Paul hanno creato qualcosa di diverso che si avvale anche del potere dell’immagine.

I due non si rifanno a vecchi beat remixati, o vocal datati, nostalgici, che fanno leva facilmente sugli ascoltatori. Di trito e ritrito, nella musica degli Ascendant Vierge non c’è nulla. I loro brani sono originali e frutto di costante studio, alla ricerca di qualcosa di realmente emozionante.

Il risultato di questa combo è straordinario, in quanto il duo riesce a proporre musica che si discosta parecchio dalle banali imitazioni, di quella che un tempo chiamavamo trance music.

Nell’ultimo anno il duo è stato in tournée in tutto il mondo, debuttando con Boiler Room, ARTE Concert, Berghain e Dour. Ma il loro talento non è passato inosservato nemmeno agli occhi di chi ha veramente fiuto.

Non a caso le loro performance hanno accompagnato anche lavori per pesi massimi della moda come Saint Laurent. Tra i brani più in voga firmati dal duo, ricordiamo “Influencer”, suonata e risuonata nelle migliori dancefloor, anche da Anetha, nostra beniamina nonché vecchia conoscenza.

Con i suoi 12 milioni di ascolti, “Influencer” è stato un colpo di fulmine per parecchi di noi. Ma era solo l’anticamera di un lavoro discografico ben più ambizioso. L’ultimo album targato dal duo francese si intitola “Une Nouvelle Chance” e conferma il fatto che il duo sia sulla giusta strada per ambire a diventare uno dei progetti più cool ma anche competenti, della scena mondiale.

Passato, presente e futuro, degli Ascendant Vierge…

Come Mathilda stesso ha affermato, nel calderone degli Ascendant Vierge bolle già qualcosa di speciale. Una serie di remix o comunque tracce, realizzate in collaborazione di altri artisti di spessore. Una delle prossime soprese che conosceremo meglio agli inizi del prossimo anno.

A L'infini

Parliamo di un remix realizzato con Hard Duck, ovvero uno dei due artisti che insieme compongono i Clouds. Il remix si intitola “A L’Infini” e saprà incantare l’orecchio di qualsiasi tipo di ascoltatore.

(c) SERGIO DE REZENDE

La loro impronta all’interno della scena post moderna hardcore-pop si fa sempre più incisiva, lasciandoci immaginare per Paul e Mathilda un futuro roseo e ricco di sorprese.

Per conoscere più da vicino l’eclettico duo, abbiamo realizzato una super intervista. Poche domande ma che vanno dritto al sodo. Attraverso di esse siamo riusciti a tracciare un profilo ancora più limpido dei nostri due artisti, conoscendo anche dettagli che aprono una piccola finestra sulle loro personalità.

INTERVISTA

1. Ciao ragazzi, questa intervista per me è un’occasione speciale, perché sono una dei vostri più grandi fan. Il vostro progetto è relativamente giovane ma ha già ottenuto un notevole successo. I vostri brani sono tra i più ballati nelle dancefloor europee e sono apprezzati da moltissimi artisti. Vi sareste mai aspettati questo successo?

CIAO ! È bello sapere che siamo intervistati da un fan <3

Mathilde: a dire il vero, quando ci siamo incontrati con Paul alla fine del 2018 e quando abbiamo iniziato a lavorare insieme a questo remix che ha realizzato dalla mia canzone “oubliette” dal mio EP Hyperstition, ho pensato subito che stesse succedendo qualcosa di importante. Ho trovato irresistibile questo incontro tra i nostri due universi.

Poi abbiamo scritto e composto “Influenceur” e dato che la canzone era stata accolta piuttosto bene prima della sua uscita nel nostro gruppo di amici, ero abbastanza fiduciosa che il suono Ascendant Vierge avrebbe avuto successo. Credevo in Ascendant Vierge più di ogni altra cosa ed è ancora lo stesso dopo quasi 5 anni.

2. Sappiamo che Mathilde proviene da un background creativo, mentre Paul è attivo da tempo nella scena clubbing e rave. Ma prima del vostro progetto, chi erano Mathilde e Paul e a quali modelli artistici si ispiravano?

Mathilde: Vengo più da un background artistico, ho studiato arti visive e volevo diventare regista teatrale come il mio modello italiano Romeo Castellucci… poi ho iniziato a fare musica per conto mio nel 2015 con il mio vero nome ed ero davvero felice perché con esso ho unito le mie due passioni: la musica e l’arte visiva.

Paul: Ho iniziato a mixare hip hop e dancehall all’età di 15 anni e in quel periodo ho comprato i miei primi giradischi. Presto ho iniziato a produrre beat. Ero già più interessato al lato elettronico del rap (i primi Neptunes, Timbaland, Swizz Beats e l’onda crunk dei primi anni 2000 – anche la prima era grime con Dizzee Rascal e i primi album di Wiley), ma mi ci sono voluti dieci anni per passare lentamente al lato vero e proprio della musica elettronica e della techno.

Dopo 2 anni nei Paesi Bassi, dove ho riscoperto il suono e il patrimonio culturale gabber, sono tornato a Parigi con l’urgenza di riproporlo con una nuova svolta, ho incontrato un paio di ragazzi che erano entusiasti e sono diventati Casual Gabberz.

3. “Ascendant Vierge” è un progetto che fa sognare perché riporta alla ribalta le sonorità tipiche degli anni 90. Negli ultimi anni, infatti, la musica trance e i suoi derivati sembrano essere nuovamente esplosi nella scena elettronica. Cosa pensate di questo risveglio nella scena nei confronti della musica trance?

Mathilde: èun fantastico parco giochi per me che amo le grandi melodie e le voci forti.

Paul: È stato davvero rinfrescante per la scena, ma sta anche diventando super ingannevole (come tutte le tendenze c’è un sacco di spazzatura. (¯\_ツ_/¯).

4. Tra le vostre produzioni più amate ricordiamo “Influenceur”, “Petit Soldat” e “Faire Et Refaire”. Ma in verità ci sono molte altre opere che meritano attenzione. Se doveste scegliere uno dei vostri dischi che vi rappresenti al 100%, quale sarebbe?

Mathilde: “Une Nouvelle Chance”, il nostro ultimo album ha molti aspetti musicali in sé. Sono molto orgogliosa del fatto che tutte le canzoni siano molto diverse con molti riferimenti, ma che nell’insieme creino una buona unità. “À L’infini” è forse una delle mie preferite e anche la canzone più difficile da registrare dell’album… ho registrato la voce 4 volte! Alla fine siamo impazziti con Steve, il nostro tecnico del suono!

Ascendant Vierge

Paul: Mi piace “Lubies”. È l’ultima produzione che ho fatto per l’album. Davvero orgoglioso del risultato finale che fonde moltissimo i generi e rappresenta per me un buon esempio di una canzone che ci definisce davvero senza suonare come qualcosa che ci si aspetta da “Ascendant Vierge”: calci duri, ritmo lento violento, sintetizzatori doomcore da un lato.

E super-diva-rnb-pop dall’altro (qualcuno ci ha detto che in qualche modo suona un po’ come “Halo” di Beyonce e non potrei essere più orgoglioso).

5. Fortunatamente sono passati 3 anni dalla pandemia e il clubbing sembra essere tornato quello di sempre. Tuttavia molte persone e anche molti artisti sostengono che qualcosa nella scena sia cambiato. Pensate che sia vero?

Paul: Non abbiamo ancora elaborato come società ciò che è accaduto con la pandemia, quindi sarebbe difficile avere una visione chiara dell’impatto sulla scena del clubbing. Il bisogno di musica e catarsi è più palpabile di prima e c’è anche una vera e propria crisi economica che porta le persone ad un nuovo approccio alla festa. È qualcosa che puoi davvero sentire. Una cosa che avrebbe dovuto cambiare è l’industria, ma in realtà non è cambiato… Il che potrebbe essere questo “qualcosa” che lo rende strano…

6. Guardando al futuro, ci sono nuove uscite o nuovi progetti di cui vorreste darci un’anteprima?​

Matilde: SI! Siamo molto felici di annunciare una serie di fantastici remix dell’album, collaborazioni con bellissimi artisti e grandi amici che ammiriamo molto. Al momento SI, stiamo lavorando su nuova musica.


ENGLISH VERSION

1. Hi guys, this interviews for me its ’a special occasion, cause I’m one of your biggest fan. Your project is relatively young but has already achieved considerabile success. Your tracks are among the most danced on European dancefloors and are appreciated by many artists. Did you ever expect this success?

Hi ! Great to know that we are interviewed by a fan <3

Mathilde: to be honest when we met with Paul in late 2018 and when we started working together with this remix he made from my song «oubliette » from my EP Hyperstition, I directly thought that something important was happening. I found this encounter between our two universes was irresistible.

Then we wrote and composed Influenceur and as the song had been pretty well-received before its release in our group of friends I was pretty confident that the ascendant vierge sound was going to be successful. I believed in ascendant vierge more than anything and it’s still the same after almost 5 years.

2. We know that Mathilde comes from a creative background, while Paul has long been active in the clubbing and rave scene. But before your project, who were Mathilde and Paul and what artistic models were they inspired?

Mathilde: I come from more from an arty background, I’ve studied visual arts and wanted to be Stage director like my italian model Romeo Castellucci… then I’ve started making music on my own in 2015 under my real name and was really happy with it because it combined my two passions : music and visual art. 

Paul: I started mixing hip hop and dancehall at the age of 15 and bought my first turntables around that time. Quickly I started producing beats. I was already more into the electronic side of rap (early Neptunes, Timbaland, Swizz Beats and the crunk wave of the early 00s – also grime first era with Dizzee Rascal and Wiley first albums) but it took me a decade to slowly move to proper electronic music and techno.

After 2 years in The Netherlands where I re-discovered the gabber sound and cultural heritage I came back to Paris with the urge of bringing it back with a new twist, met a couple guys that were up for it and it became Casual Gabberz.

3. Ascendant Vierge” is a project that makes dream because brings it back to the fore the typical sounds of the 90s. In fact, in recent years trance music and its derivatives seem to have exploded again in the electronic scene. What do you think of this awakening in the scene towards trance music?

Mathilde: such a great playground for me who loves great melodies and strong vocals.

Paul:It has been super refreshing for the scene but it is also becoming super gimmicky (as all trends there’s a lot of trash. ( ¯\_ツ_/¯)

4. Among your most loved productions we remember “Influenceur”, “Petit Soldat” and “Faire Et Refaire”. But in truth, there are many more works that deserve attention. If you had to choose one of your recordings that will represent you 100%, what would it be?

Mathilde: “Une Nouvelle Chance” our album has a lot of musical aspects in itself. I am very proud of the fact that all the songs are very different with a lot of references but it creates a good unity. “À L’infini” is maybe one of my favourites and also the most difficult song of the album to record…  i have recorded the vocals 4 times ! We went nuts with Steve our sound engineer at the end! 

Paul: I like “Lubies”. It’s the last production I did for the album. 

Really proud of the final outcome which is super genre-blending and represent for me a good example of a song that truly defines us without sounding as something expected from ascendant vierge : hard kicks, lento violento rythm, doomcore synths on one hand, and super-diva-rnb-pop on another hand (someone told us that somehow it sounds a bit like Beyonce “Halo” and I couldn’t be more proud)

5. Fortunately, 3 years have passed since the pandemic and clubbing seems to be back to what it always was. However, many people and even many artists claim that something in the scene has changed. Do you think it’s true?

Paul: We still haven’t processed as a society what happened with the pandemic so it would be hard to have a clear vision of the impact on the clubbing scene. The need for music and catharsis is more palpable then before and there’s also a real economic crisis which leads people to a new approach of partying. That’s something you can actually feel. One thing that was supposed to change is the industry but it didn’t really… Which might be this “something” that makes it weird…

6. Looking to the future, are there any new releases or new projects that you would like to give us in preview?

Mathilde: YES ! We are very happy to announce a series of greaaaat remixes from the album, collaborations with beautiful artists and great friends that we admire a lot.

We’re at the moment working on new music!