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“Sven Väth – What I Used To Play” è il titolo della grande raccolta appena pubblicata dall’omonimo dj. Al suo interno un mondo fatto di grandi successi, emozioni e storia.

Un’opera davvero importante quella appena pubblicata da Sven Väth sulla sua Cocoon Recordings. “What I Used To Play” non è una semplice raccolta, ma è un viaggio nel tempo fatto di introspezione, ricerca e forti emozioni, che richiamano la bellezza dell’innovazione, lo stupore della novità e il desiderio di evasione. House, Techno, Acid e altro ancora sono i generi che possiamo ascoltare nella pubblicazione del dj tedesco. Tracce che hanno segnato periodi, caratterizzato città e illuminato feste. Suoni che hanno portato alla musica elettronica moderna.

La raccolta è composta da 12 vinili e ognuna delle 24 facciate raffigura una immagine iconica di Sven Väth. Grazie a questa compilation è possibile ripercorrere le tracce più iconiche che hanno influenzato l’artista dal 1981 al 1990, con la possibilità di vivere il viaggio evolutivo che il dj ha affrontato nei primi anni di attività.

Sven Väth è proiettato, da sempre, verso il sound del futuro. Ciò che verrà è sempre stato il soggetto preferito del dj tedesco, per questo la sua musica è rimasta così a lungo iconica e innovativa. Sven non si è mai guardato troppo indietro. Negli anni della pandemia si è visto costretto a prendersi del tempo, e nel suo appartamento londinese ha scelto di soffermarsi a guardare al passato, riscoprendo la musica che è stata la colonna sonora della sua vita.

Da qui nasce “What I Used To Play“, un progetto che parte originariamente da sei playlist per un totale di 120 brani, che alternano sound afrobeat, new wave, EBM, techno e house. Nonostante tutte le difficoltà legate a diritti e permessi, il dj tedesco è riuscito a terminare e poi pubblicare il suo progetto.

“È stato un viaggio fantastico e a ogni brano sono riaffiorati bellissimi ricordi”.