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La notizia, arrivata letteralmente come un fulmine a ciel sereno, riguarda l’intenzione di vendere il complesso di edifici di Viale Molise che comprende le stanze che ospitano l’amatissimo Macao.

L’amministrazione comunale della città di Milano ha espresso l’intenzione di vendere il complesso di sette edifici di Viale Molise per 22 milioni di euro al fondo guidato dal gruppo bancario BNP Paribas. Tra questi, il palazzo che ospita l’amatissimo spazio di arte e musica Macao.

Questa notizia causa, per usare un eufemismo, sorpresa in tutti i soggetti coinvolti, primo fra tutti il collettivo Macao, che ha risposto in questi termini:

“Ciò che non riusciamo ad elaborare è il fatto che questa amministrazione (uno dei pochi governi di “sinistra” rimasti in Italia) ha deciso di squalificare una conversazione politica lunga un anno riguardante l’uso delle risorse pubbliche per il bene comune e per l’autodeterminazione degli individui.”

Emerge che una grossa causa della sorpresa risiede nel fatto che negli ultimi tempi Macao ha cercato un dialogo con l’amministrazione comunale per ottenere un certo grado di riconoscimento e auto-determinazione. L’unica cosa positiva, al momento, è il fatto che è necessario che tutti gli edifici siano vuoti per completare la vendita, e Macao è l’unica realtà rimasta all’interno di quel complesso.

Pare però, secondo quanto riportato da Resident Advisor, che siano pronte delle leggi approntate per facilitare lo sgombero dei locali e che potrebbero risultare pericolose proprio nel caso Macao. Tra queste, ci sarebbe un dettaglio riguardo alla possibilità di mettere sotto controllo i telefoni delle persone coinvolte nell’eventuale sgombero; questa clausola sarebbe voluta dall’attuale Ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini.

Nel frattempo Macao ha organizzato per le 18:30 del prossimo 5 ottobre una manifestazione pacifica che si terrà in Piazza della Scala: “Il futuro è morto! Lunga vita al futuro!“. La descrizione dell’evento Facebook recita:

“MACAO è di nuovo sotto sgombero e pare accadrà a breve.

Non possiamo più vivere nella cornice di questa storia inconcludente e noiosa: non ci lasceremo trascinare da un’amministrazione di “sinistra” in questo sepolcro.

Per far si che anche questa città non sia consegnata alle tenebre dei “Salvini”, abbiamo seriamente bisogno di poter immaginare altro e per poter immaginare altro, ciò che esiste deve lasciare libero il campo, deve morire. 

Siete tutte invitate ad un rito collettivo – voi che volete immaginare, sfidare, scegliere, resistere e insistere – Requiem per la Sinistra Neoliberale, venerdì 5 ottobre, ore 19.00, Piazza della Scala davanti a palazzo Marino.”

Noi di Parkett ci sentiamo di schierarci con il team di Macao e di augurarci che la situazione si risolverà al meglio per una realtà culturale e musicale tra le più valide, inclusive e avanguardistiche d’Italia e d’Europa.