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Underground Resistance, l’iconica label di Detroit, sbarcherà presto sulla piattaforma Bandcamp con l’intera discografia targata UR, Red Planet e Somewhere In Detroit.

La notizia riguardante gli Underground Resistance è trapelata via social dalla pagina Somewhere In Detroit (subetichetta UR nonché uno dei più simbolici store della città fondato nel 1985 da Bridgette Banks, sorella di Mad Mike) attirando l’attenzione della comunità elettronica.

In un lungo post di cui vi evidenzieremo gli spezzoni più interessanti (“grassettando” i passaggi maggiormente significativi) vengono dettagliatamente riportate le cause di una tale scelta, riconducibili in estrema sintesi alle tante difficoltà che oggigiorno “sovrastano” l’esistenza e la permanenza di realtà connotate come indipendenti.

Queste le possiamo andare a rintracciare, su di un unico fattore fondamentale, direttamente correlato a quel fenomeno dell’improvvisa ed inaspettata rivalutazione del mercato del vinile.

Come le parole dello stesso Mike riportano:

“If you love vinyl you already understand and value that sometimes you will have to wait on it (pressing/plating) turn around times now average 6 months due to the new found popularity of vinyl. Factors that are negatively affecting turn around time are as follows: more security clearances required on airborne packages! the major labels are now repressing rock, disco & soul classics and small new labels & individuals that can financially survive a nine month turnaround and often pay upfront to manaufacturers are pressing records as well.

All this extra manufacturing combined with still only a handful of places to manufacture has created a traffic jam at the Pressing Plants. The plants obviously get to the smaller orders last (repressings) and service those who pay upfront first or larger runs (cant blame em on that)! In addition with Distributor payment time at minimum 90 days that makes NINE MONTHS before anybody gets paid for that record! as opposed to the 30 to 90 day turnaround on everything in the 80’s, 90’s & early 2000’s when only the American inner cities were pressing most of the vinyl records being made here in the USA”

In sostanza: la spropositata domanda, contrapposta alla carenza di veri e proprio siti fisici ove venga operata la produzione, sta causando un’eccessiva dilatazione dei tempi (tenendo anche conto della distribuzione) dal momento della produzione stessa a quello dell’introito; un “equilibrio” finanziariamente destabilizzante.

Ancora più interessante è quanto segue adesso:

“Ultimately this reality makes it extremely difficult for real urban inner city labels here in Detroit. As we cannot afford to float money over a 9 month period. We realize in order to survive we will have to adapt to remain in the Olympic Stadium of Electronic Music we helped build.”

Per l’occasione, il (re)mastering dell’intera discografia è stato affidato ad uno degli elementi più rappresentativi del collettivo, DJ SKURGE. Un lavoro che, secondo Mike, è stato eseguito “at sonic levels unmatched by any other site on the web”.

Tuttavia, è fondamentale ribadire che la tipica connotazione Underground Resistance non andrà mai a perdersi o tanto meno a snaturare; a chi sente il germoglio di questa consapevolezza, rispondiamo con le parole di Nomadico (a.k.a. DJ DEX), altro stabilissimo componente, espresse proprio a supplementare commento della vicenda: “[…] Bandcamp will be in addition to, not a replacement of vinyl sales”.

Seguiranno aggiornamenti sul quando tutto ciò diverrà concreta realtà.

Riccardo Di Marco