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Alva Noto torna con uno nuovo straordinario progetto che unisce musica, danza e rappresentazioni grafiche. Un meltin’ pot in grado di immerge l’ascoltatore in un nuovo spazio musicale.

Spesso ci si domanda quale sia l’autentica funzione della musica: per quanto banale, l’obbiettivo di ogni buon prodotto musicale è “comunicare”. La comunicazione istantanea – whatsapp, telegram, instagram, facebook – si è sviluppata in modo così repentino negli ultimi anni da diventare un mezzo fondamentale per la vita di tutti noi. La musica – l’arte, in generale – diventa catarsi e il motivo è semplice: permette di riappropriarci del nostro tempo, sottraendoci alla logica della frenesia imperante. Un momento completamente nostro, in cui possiamo fermarci. Di tutto questo è consapevole Carsten Nicolai, a.k.a. Alva Noto. 

Negli anni, l’artista ci ha sempre abituato a questa fusione tra arte rappresentativa e musica: molti ricorderanno la sua installazione presso la Biennale di Venezia. Alva Noto non si è fermato a questi grandi successi: ancora una volta, presenta un progetto in grado di stupire. “HYbr:ID Vol.1” è la prima di una serie di installazioni proposte dall’artista tedesco, che vedranno mescolarsi musica e danza – con coreografie curate da Richard Siegal e interpretate dalla “the Staatsballett Berlin” (la principale compagnia di danza della capitale tedesca).

Alva Noto

Il progetto sviluppato da Alva Noto è ambizioso e non vuole deludere le aspettative dei tanti appassionati. “HYbr:ID Vol.1” punta ad una narrazione ben definita: raccontare fenomeni astrofisici attrverso performance di ballo e musica; tutto ciò genera la storia (fantastica) pensata da Alva Noto. Tale narrazione è accompagnata – ed ispirata – a tecniche visive cinematografiche, con l’ausilio di immagini statiche che ritraggono eventi scientifici: proprio questi ultimi hanno ispirato i titoli delle nove composizioni.

Chiaramente la musica proposta da ulteriore forza a questo immaginario: il sound vuole esprimere il senso di “dilatazione” spaziale, così da raffigurare l’assenza di gravità. Ogni elemento musicale punta a rinforzare questa “spazialità”: dai sub fino alle melodie, tutto trasmette l’incertezza di un viaggio verso l’ignoto. Le nove composizioni inoltre saranno accompagnate di grafiche rappresentanti i codici sonori dell’intero brano.

Nel frattempo possiamo solo immaginare quello che sarà; per ora gustiamoci la tracklist.

Tracklist

01. HYbr:ID oval hadron I
02. HYbr:ID oval hadron II
03. HYbr:ID oval blackhole
04. HYbr:ID oval random
05. HYbr:ID oval spin
06. HYbr:ID oval asimoo
07. HYbr:ID oval collider
08. HYbr:ID oval p dance