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Abbiamo provato a ripercorrere la storia di Desolat con una selezione di dieci tracce che hanno segnato dodici anni di musica e di influenze all’interno del panorama elettronico internazionale.

Fondata nel 2007 durante una parentesi a Brooklyn da parte di Loco Dice e Martin Buttritch, e successivamente trasferitasi in via definitiva a Düsseldorf, Desolat è una delle etichette più conosciute e amate dagli amanti di musica elettronica.

Le release che si sono susseguite negli anni sono difficili da confinare: se è pur vero che l’imprinting è sempre rimasto orientato tra l’house e la techno, partendo dalla minimal degli esordi fino ad arrivare ad una tech-house odierna, Loco Dice ha dato spazio anche a produzioni non in linea con le tendenze del momento o con quello che stesse suonando, rilasciando sulla sua piattaforma produzioni che hanno contribuito a rendere la sua una label eclettica e di successo.

Sintetizzare un così vasto e vario percorso musicale è un compito arduo che proviamo a svolgere servendoci della selezione che segue: sarà un mix tra vecchie gemme del passato e produzioni recenti di giovani talenti, qualche “hit” che non poteva essere omessa insieme a dischi più specifici e intimi, che gli aficionados di Desolat sicuramente riconosceranno.

Dubfire – Ribcage, 2007

La prima e storica uscita venne siglata da Ali Shirazinia, ai più ben noto come Dubfire. Una produzione minimal-techno di lunga durata, suonata da tantissimi in quel periodo e tutt’oggi ben ricordata e stimata. Decisamente una partenza col piede giusto.

Loco Dice – Pimp Jackson is talking now!!!, 2008

Negli anni di permanenza a Brooklyn non nacque solamente Desolat, ma anche “7 Dunham Place”, il primo album da solista di Loco Dice composto con il prezioso supporto del label co-founder Martin Buttritch (uscito dal management nel 2012). È proprio da 7 Dunham Place che abbiamo scelto di estrarre Pimp Jackson is talking now!!!, una composizione groovy- minimal che si distingue dal resto dell’album per un vocal in marcato slang americano che richiama alle solide origini hip-hop di Dice.

Guti – Chiquitolina, 2009

Nel primo di 6 “X-sampler” rilasciati in totale, spicca Guti, con questa produzione tech-house che ha come protagonista una ritmica fatta di percussioni latineggianti e di un basso squisitamente house. Il producer argentino, con un passato da pianista e origini nel jazz, ha accompagnato spesso Dice in giro per il mondo con i suoi live set confermandosi, ancora oggi, è uno degli elementi di spicco della crew.

tINI – Fail better, 2011

Con il suo primo album “Tessa”, tINI ha dimostrato di essere non solo un incredibile dj e profonda conoscitrice del dancefloor, ma anche una abile producer. Fail Better è infatti una componente dolcemente malinconica di questo splendido lavoro che introduce su un tema minimal-house, una voce che si dirige direttamente alla pista.

Traumer – Hoodlum, 2014

La parentesi che ha visto Loco Dice orientarsi, a cavallo tra il 2013 e il 2015, verso un suono più techno sia nei suoi dj set, sia nelle release di Desolat, venne fortemente influenzata da questo capolavoro del talento francese Traumer. L’hype che si generò intorno a questo disco fu incredibile, tanto che rimase unreleased per svariato tempo. Alla sua uscita infatti, Hoodlum spiazzò un po’ tutti, poiché gli appassionati si credevano appartenesse a qualche gigante della consolle. La traccia invece era il lavoro di Traumer, un giovane producer parigino dal talento sconfinato che, release dopo release, continua a dimostrare il suo valore. Prova di questo sono le fantastiche uscite della sua etichetta Gettraum.

Alvaro AM – Cook it up, 2017

Quella dello spagnolo Alvaro AM è la release che marchia il 2017 come anno di transizione verso un suono più tech-house oriented: anche i dj set di Loco Dice risentono di questo cambiamento, proponendo delle sonorità che il dj sembrava aver abbandonato da qualche anno a questa parte. Cook it up, dal basso incalzante, kick netto e un groove funk-elettronico avvolgente è una perfetta bomba da dancefloor.

Francisco Allendes, Pablo Inzunza – Caligula, 2017

Uno dei nomi più noti a Ibiza (chi frequenta l’isola lo avrà sicuramente incontrato all’Ushuaia come resident di Ants) è quello di Francisco Allendes: figura talentuosa alle macchine tanto quanto in consolle, Francisco è uno dei protagonisti del catalogo Desolat dal 2012. Caligula, scritta insieme al connazionale cileno Pablo Inzunza, è una produzione estremamente dinamica che riteniamo curiosa, particolare e tutta da ascoltare.

Loco Dice – We’re alive, 2018

Del terzo album del boss dell’etichetta avevamo già parlato l’anno scorso (leggi la nostra intervista a Loco Dice QUI), ma ci pareva doveroso segnalare questa come traccia iconica di “Love Letters” a conferma del fatto che, anche se in questo caso si può parlare più di hip-house, le influenze hip-hop sono ancora vive e rimangono una parte importantissima del background di Dice.

Yaya – Evolver, 2018

Non è un caso se fra tutte le release di Yaya tra cui la prima su Desolat nel 2009, abbiamo scelto questa traccia recente dell’anno passato. Di fatto, il Dj/producer dalle origini africane e cresciuto a Torino, è uno di quelli presenti nel roaster Desolat dall’inizio, vivendo appieno tutta l’evoluzione della label. Oggi infatti, Yaya si distingue come un elemento di spicco (il suo rapporto con Loco Dice è fatto di grandissima stima e amicizia) nel progetto “Seràn Bendecidos”, l’ultimo showcase ideato per dare spazio principalmente agli artisti della crew. All’interno dell’omonimo Loco Dice pres. Seràn Bendecidos ci sono vecchi e nuovi nomi che si sono uniti al gruppo e che stanno contribuendo con classe al progetto, tra i quali i più recenti Mandana e Caleb Calloway.

Lonely – Rider, 2019

Concludiamo la selezione con la terzultima e recentissima (11 Ottobre 2019) release siglata dal nostro connazionale Lonely, dj/producer pugliese classe 1994. “Rider” rientra nella categoria di quelle produzioni tech-house che il boss di Desolat ama tenere nascoste per tempo e nel frattempo suonare per spaccare la pista. Questa figura fa sicuramente parte di quella cerchia di giovani talenti di cui vi parlavamo: Loco Dice infatti li cerca, li trova, e offre loro la possibilità di esprimersi e di farsi notare. Un processo di “giving back” decisamente da apprezzare e, come abbiamo visto ripercorrendo la storia di questa label, ha pagato ampiamente negli anni.