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Si chiama Exhibition la nuova venue pronta ad aprire i battenti prima di fine anno nella capitale britannica.

I lavori e la gestione del nuovo locale sono curati in collaborazione dalla catena immobiliare Unibail-Rodamco-Westfield, il cui team ha realizzato anche il centro commerciale Westfield, e Broadwick Venues, ideatori di Printworks, altra nuova venue londinese.

Si tratterà anche in questo caso di un club gigantesco, che potrà ospitare fino a 3.000 persone e che sorgerà a White City, nella zona nord-ovest della capitale. Exhibition occuperà  gli spazi dei Dimco Buildings, storica struttura del 1898, inizialmente costruita come magazzino della linea Central della metropolitana.

Per gli esperti di architettura, si tratta di un edificio grade II, quindi di rilevanza architettonica per la città, mentre altri lettori riconosceranno i suoi interni, usati come set del film “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” o per alcune scene de “La mummia- il ritorno”.

Gli organizzatori di Printworks sembrano dunque davvero inarrestabili. Dopo l’apertura del loro primo locale ad aprile del 2017, sede anche del celebre show Photon di Ben Klock, qualche mese era stato annunciato anche Magazine, pronto ad aprire ad aprile di quest’anno.

Molte sono già le polemiche sollevate da clubber e promoter che sostengono l’importanza di venue più piccole e indipendenti, che invece sembrano chiudere i battenti una dopo l’altra nella capitale. Certo è che l’iniziativa di Printworks sembra dare nuova luce ad aree come Canary Wharf, Greenwich o White City, da sempre escluse dal circuito dei club della capitale.

A questo proposito, Amy Lamé, Night Czar di Londra (ebbene sì,la capitale londinese ha una figura ufficiale che si occupa di supportare la nightlife) ha detto:

“La cultura e la vita notturna di Londra sono tra le più particolari al mondo e l’economia ad esse legata cresce più velocemente dell’economia del Paese. La varietà di locali di intrattenimento della capitale gioca un ruolo fondamentale nel garantire una vibrante nightlife e sono felice di vedere che un edificio storico venga trasformato in una nuova sede di arte, musica ed eventi culturali”.