fbpx

Nell’appuntamento di oggi, daremo spazio alla musica di Harptical; giovanissimo producer pugliese veicolo di un’elettronica dal sapore ibrido ma molto fascinoso.

Harptical rappresenta la perfetta testimonianza di un’espressione alternativa dilagante negli ultimi anni e particolarmente apprezzata dal pubblico e addetti ai lavori.

Che la scena elettronica italiana, presa nella sua globale totalità senza perimetri di genere troppo specifici, stia vivendo un momento particolarmente dinamico e vibrante, non è dato sconosciuto tanto da risultare quale mistica rivelazione.
Dalla prima metà dell’ultimo decennio ad oggi; nuova musica, nuovi artisti e nuove etichette hanno preso il sopravvento, il tutto distinto per identità e tratti genetici ma accomunato da una base di fondo fondamentale: micro realtà hanno fatto di una linfa elettronica la loro stessa ragione di esistenza, una motivazione tuttavia che, prima ancora che nel genere in sé, è da rintracciarsi tra la ricalibrazione dello stesso in virtù di gusti e preferenze di un pubblico mai come ora decisamente eterogeneo.

Questa nuova scena, relativamente giovanissima, ha avuto la forza (di seguire e dettare allo stesso tempo) il trend comune proponendo una formula che facesse certamente tesoro della tradizione, ma in avanguardia e in dialogo col presente; il tutto viene contemplato all’interno di una piattaforma ibrida che attira tra la sua orbita una grande pluralità di interesse, musicali e non.

Se avete sentito parlare di Arroyo, allora forse avete già un’idea molto chiara concordante con l’introduzione che abbiamo appena svolto. Debutta nel 2016 pubblicando tra Febbraio e Settembre tre release di spessa caratura (in ordine: ARY 001, The Quiet Mind e Gata) riservandosi una spazio considerevole tra quelle realtà emergenti da tenere sotto stretta osservazione.
Dei tre album elencati, Gata è quello che almeno per ora tratteremo con maggiore attenzione; questo non è certo dovuto a ragioni discriminatorie nei confronti dei primi due, ma è semplicemente dato dal fatto che rappresenta il primo vero Long Player prodotto dal nostro protagonista di oggi: Harptical, al secolo Gianmarco Nitti.

Con alti gradi di possibilità, è possibile che il suo nome non vi risuoni completamente nuovo, questo perché effettivamente, nei mesi addietro, con l’LP in questione è riuscito a farsi largo tra la marea di altro materiale disponibile in rete attirando su di più di qualche interessante riflettore.

La sua avventura inizia nel Giugno 2015 inaugurata dall’EP Flytande e prodotto Syntheke Records, un lavoro che non passa inosservato né al pubblico e né a chi fa della direzione artistica il suo mestiere; arrivano così le prime date, occasioni che Gianmarco non avrà mai modo di sprecare: dapprima ad accoglierlo è il Kode_1 della sua Puglia (evento che lui stesso ricorda con particolare emozione e per cui è ancora grato dell’opportunità), qualche mese dopo farà tappa al Timekode dove avrà il piacere di esibirsi al fianco di artisti quali Mount Kimbie, Koreless, Legowelt e Throwing Snow, valicherà i confini del tacco di’Italia per la prima volta in occasioni come quella del Moninga Open Hair, del Musical Zoo Festival sul palco con i Verdena e Populous, Milano in due occasioni una delle quali con Airhead, la programmazione Euritmia dell’Harmonized, per poi concludere l’anno con un mini tour in Germania.

Il 2016 si apre con il ritorno tra la famiglia del Kode, ma lo rivedrà ben presto strumenti e valigia in spalla alla volta dei soundsystem della penisola condividendo lo stage con altri formidabili performers: Milano Film Festival w/ Tessela, Eremo Club w/ Clap Clap e Mondo Beat Festival w/ Goodblesscomputers, solo per riportare qualcosa…
Tuttavia, nel corso di quest’anno Sarà proprio Gata a regalargli la maggiore visibilità, album che, come sottotitolato dalla stessa label:

Listening to “Gata” it’s easy to feel like we’ve embarked on a journey right to the heart of the deepest night, where the contrast between obscure tunes and subtly uplifting melodies generates the sound space that represents the main aesthetic vision of Harptical.

A distanza di qualche tempo, ci rinfreschiamo la memoria:
Harptical – Gata [Arroyo]

Tuttavia, se oggi vi stiamo parlando di Harptical e della sua musica è perché abbiamo il piacere di presentarvi nella seguente brevissima playlist tre suoi brani di cui: due inediti datici in gentile concessione e uno (“Eyes Wide Shout”) estratto dal prossimo VA targato Arroyo e intitolato Dissolutive in uscita il 19 Aprile.
In pratica, tutto materiale in esclusiva.

Preparatevi all’ascolto di un canone non proprio simile a quello che siamo soliti promuovere; le sonorità rimandano ad una terra che spazia tra Future Garage, Glitch House e Post Trance, un’elettronica di piacevolissima apprezzabilità espressa e promossa da realtà giovani, creative e soprattutto innovative.