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La società e-licktronic, che ha già conquistato sia i producer più old-school che i più attuali con la sua drum machine Yocto, propone ora Nava: un clone della Roland Tr-909 tutto da costruire.

Per capire meglio la portata dell’idea Nava facciamo innanzitutto un piccolo passo indietro.

La Roland TR-909 giganteggia nella storia delle drum machine e della musica dance, insieme a sua sorella la Roland TR-808. La prima più aggressiva e legnosa, la seconda più rotonda e morbida. Ormai non più in produzione da molti, moltissimi anni, compaiono ogni tanto nel mercato dell’usato con prezzi a tre zeri che dissuadono quasi tutti i devoti. Quasi. Perchè c’è chi è disposto a spendere 2500 € per una Roland TR-909 originale, per toccare con mano la storia della musica techno o house.

E pensare che queste drum machine, insieme alla celeberrima TB-303 (ancora amatissima ed estremamente rara anche lei), diventarono diffuse negli anni ’80 proprio perchè economici surrogati di strumenti classici, che ne emulassero il ruolo come meglio potevano.

Il mercato, negli ultimi anni, ha intercettato questo vuoto nelle nostre vite e ha proposto una serie di cloni che ci permettessero di utilizzare ancora quei suoni cercando di rievocare in maniera più fedele possibile quelle macchine, sparite ormai dai negozi e acquistabili solo nell’usato ai folli prezzi di cui sopra.

La e-licktronic si è prima inventata la Yocto, che riproduce fedelmente la Roland TR-808, con alcune funzioni in più tipo il MIDI in, out e thru, o il “mute” delle singole parti, e ora ha intenzione di bissare il successo del precedente clone proponendo una sua versione della Roland TR-909.

La nuova TR-909, chiamata Nava, ci tiene ad essere fedele alla drum machine di ispirazione, ma presenta anche qualche accorgimento tutto suo e non è semplicemente una replica in tutto e per tutto. Viene venduta come kit “do it yourself“, cioè come un insieme di componenti da assemblare come compromesso per tenere basso il prezzo.

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E il prezzo è davvero basso, se si considera in relazione al risultato finale: 320 € completa dei circuiti e della componentistica di base, ma senza scocca e senza i componenti mouser. E’ comunque previsto per il futuro prossimo anche il progetto di un’apposita scocca in alluminio da acquistare a parte (prezzo ancora non dichiarato), mentre i componenti mouser sono già acquistabili come kit aggiuntivo separato.

La prospettiva una TR-909 a circa una frazione del prezzo attuale non è affatto male.

L’unico ostacolo è il fatto di dover avere a che fare con i singoli componenti, il che potrebbe non essere alla portata di tutti, anche fosse solo per lo spirito di iniziativa che richiede un montaggio completo.

La Nava presenta comunque alcune differenze rispetto alla Roland TR-909, dal momento che anche questa, come la Yocto, possiede MIDI in, out, thru e DIN Sync (al posto dei due out e un in come l’originale TR-909); la possibilità di “mute” per le singole parti; il sequencer con alcune migliorie, tra cui la facoltà di farlo correre sì normalmente da sinistra verso destra, ma anche all’indietro, avanti e indietro o persino in modalità random.

Presenta le tanto agognate uscite separate – caratteristica rimpianta nell’attuale Roland TR-8 che possiede solo quattro uscite analogiche totali, a meno che non la si colleghi via USB – con coppia stereo out a parte (anche in questo caso se si utilizza una o più uscite separate per le varie drum part, il segnale delle parti che verranno convogliate in output separatamente verrà sottratto a quello del master out).

Per il resto, incontriamo tutte le funzioni classiche che hanno reso pratica e intuitiva la TR-909, vale a dire le sette gradazioni di shuffle, l’acciaccatura (flam), le “scales” che permettono quattro differenti scansioni del tempo, l’accento sia generale che per singola parte, il sequencer a 16 step, le possibilità di editing e shift della sequenza, ed altro.

I materiali forniti nel kit sono componentistica originale, tranne che per il clap (troppo costoso e raro recuperare quello della Roland).

Nava

Questa Nava potrà essere la perfetta sorella “rediviva” dell’altrettanto “rediviva” TR-808 in veste Yocto, nonchè una rivale sul mercato alla “fenice digitale” Roland TR-8, quest’ultima validissimo e ricchissimo remake di tutte le drum machine Roland in una sola macchina.

Chi vince o chi verrà preferita dipenderà caso per caso dall’attitudine e dalle esigenze di producer e performer. Intanto il mercato dei cloni ha una 909 in più.

Volendo uscir fuori dai suoni classici Roland, le alternative tra le drum machine attualmente sul mercato sono molte.

Paolo Castelluccio