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Il 18 di giugno Omar S, uno dei produttori attualmente più rispettati sulla scena di Detroit, rilascia il nuovo album dal titolo “Fuck Resident Advisor”.

In attività dal 2003 con l’EP “002” sulla sua etichetta FXHE Records, il 18 di giugno Omar S si appresta a rilasciare il nuovo album dal “dispotico” titolo Fuck Resident Advisor, a distanza di poche settimane da “You Want”.

Il rilascio delle sei tracce dell’album, realizzato in collaborazione con gli artisti Norm Talley, Rick Wilhite, John F.M. e O B Ignitt, è stato ufficializzato sulla sua pagina Facebook ufficiale il 26 di maggio.

Oltre all’album, sarà possibile acquistare anche la maglia con la medesima scritta, indirizzata esplicitamente ad uno dei magazine di riferimento più popolari del pianeta: Resident Advisor, che ha deciso di rilasciare comunque la notizia, limitandosi a commentare l’accaduto con:

Smith could not be reached for comment on the title.

Le motivazioni che hanno portato Alexander Omar Smith a decidere un titolo tanto assolutista quanto controverso non sono ancora chiare, anche se la motivazione molto probabilmente è da attribuire alla review non proprio positiva scritta dal magazine sul suo penultimo album: “You Want“. Nell’articolo infatti, il giornalista Matt McDermott aveva introdotto l’album con queste parole:

“Un disco solido che non è all’altezza dell’artista di Detroit”

Ma probabilmente il motivo non è solo questo, Omar-S ha pubblicato da sempre gran parte della sua musica con l’etichetta di proprietà FXHE Records di Detroit, e nel 2009 ha accennato il motivo alla base di questa decisione, affermando: “Non ho un buon rapporto con molti distributori. Quindi perché sprecare soldi?

Affermazione questa, che se presa come tale, dopo la pubblicazione della review potrebbe aver acceso la miccia che ha portato l’artista verso la scelta del titolo.

Nella ricerca di ogni possibile interpretazione, delle quali si farà sicuramente un giorno chiarezza, alcune considerazioni vanno però fatte. Non escludendo a priori che sia una possibile mossa di marketing strategicamente messa in atto per fare parlare di sé, anche se con tutta probabilità lo diventerà di riflesso qual ora non lo fosse, la scelta del titolo appare decisamente narcisista e discutibile sotto molteplici aspetti. Perché sottovaluta in primo luogo tutte le conseguenze che un gesto del genere possono generare, come per esempio l’emulazione, lo schieramento, la conseguente divisione e l’impossibilità di dialogo costruttivo e pacifico. Tutti aspetti che dovrebbero essere, nel 2020, superati. Probabilmente non è ancora così per una cerchia di artisti (e speriamo di sbagliarci), che nascosti dietro le proprie origini musicali e la propria nicchia di riferimento, cercano di difendere a spada tratta quell’idea di volersi accaparrare il titolo di ultimo vero artista Underground.

L’Underground, purtroppo (o per fortuna), a detta di molti finisce nel momento stesso in cui commercializzi la tua arte, che lo si voglia accettare o meno, soprattutto se viene venduta a caro prezzo; e questo caso non fa eccezione.

Accettare le critiche fa parte del gioco, fare la “guerra” con un attacco diretto ad un magazine per delle critiche, se fosse realmente questo il motivo, no! Ne trapela la fine del libero pensiero, inibendo e sbilanciando la facoltà di raccontare ciò che realmente si pensa e si ascolta. Chi fa informazione ha di per sé il peso di riuscire ad esprimersi e giudicare come meglio crede, dentro l’immenso universo di produzioni lanciate su un mercato saturo e spesso privo di idee; costretto ora a preoccuparsi anche di non potersi interpretare per il timore di possibili ripercussioni?

Non ci saranno con tutta probabilità né vinti né vincitori dopo quanto accaduto. Omar-S continuerà a suonare, i magazine continueranno a scrivere e ad essere letti, chi condivide il suo comportamento continuerà a mandare le proprie release ai magazine, qualcuno rimarrà deluso e qualcuno ci guadagnerà sicuramente. Il semplice ascoltatore urlerà “vittoria”, ma resterà inconsapevole che dentro i locali che frequenta, ci sono artisti o promoter che contattano le webzine di riferimento e così via.

Quindi, per quanto bella possa essere la musica e l’arte in generale, se genera conflitti, perchè a prima vista sembra sia proprio così, salvo smentite, a perderci sono un po’ tutti. Chi produce, chi ascolta, chi scrive.

In attesa di sviluppi su quanto accaduto, è possibile prenotare l’album di Omar-S QUI.

Tracklist
01. A1
02. B1
03. B2
04. C1
05. C2
06. D1


Leggi anche Omar S: tutti i dettagli sul prossimo album “YOU WANT”