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La società “Pink Donut” di San Francisco sta progettando un vinyl-player portatile dal nome “RokBlok”. Lo svantaggio più grande di tutti gli appassionati di vinile è quello di non poterli ascoltare in qualsiasi momento, ma questo inconveniente ora è stato risolto.

Rokblok è un vinyl player, cioè un dispositivo per riprodurre i vinili, disegnato in una soluzione creativa ed estreamente compatta. Non è altro che un lettore con altoparlanti incorporati, ha l’aspetto di una piccola “scatoletta” dotata di puntina in grado di leggere il vinile scorrendovi sopra con un movimento circolare. Il progetto è stato ideato dal designer Logan Riley e segue le orme dei suoi predecessori, riprendendo un’idea originale lanciata alla fine degli anni ’70. RokBlok infatti è il successore evoluto di  VW Soundwagon  (o Vinyl Killer), un player a forma di furgoncino della Volkswagen che cavalcava la parte superiore dei vinili. Ma mentre col vecchio Soundwagon, rilanciato anche lui recentemente sul mercato con il nome Record Runner, bisognava fare affidamento solo al piccolo altoparlante che era installato all’interno dell’oggetto, il RokBlok è dotato anche di tecnologia Bluetooth, in modo da poterlo collegare eventualmente ad altoparlanti con qualità migliore o alle cuffie. In questo modo il Rokblok potrebbe essere utilizzabile con una certa comodità sia da una postazione fissa come quella di un salotto o di uno studio, sia addirittura in un contesto più “da viaggio”.

Con il nuovo RokBlok viene diminuito drasticamente il peso e vengono aggiunte delle ruote di gomma, rendendolo cosi molto leggero e comodo da trasportare. Il problema del peso risultava uno dei problemi principali dei vecchi player infatti. Era un problema che non veniva trascurato da chi aveva paura che proprio il peso potesse rovinare il vinile.

Con Pre-amp, bluetooth, altoparlanti e batteria ricaricabile con circa 4 ore di autonomia, RokBlok ha tutto il necessario per farci ascoltare qualsiasi vinile, ma soprattutto, ovunque.

Il RokBlok è disponibile su Kickstarter

Stefano Grossi