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Nel mese di Marzo erano stati fatti degli annunci che riguardavano la produzione di alcuni nuovi prodotti tra cui il Behringer D, una replica del Minimoog, confermato ora al prezzo di 299 dollari.

Originariamente, il Behringer D era stato annunciato ad un prezzo di 399$ mentre è stato confermato ieri che il prezzo di vendita sarà di 299$. Cento dollari in meno dunque rispetto al prezzo che ci aspettavamo.

Questa replica del Minimoog model D fa parte di una linea di sintetizzatori che la compagnia tedesca ha pianificato di produrre. Si tratta del primo di una intera serie di prodotti ispirati a molti strumenti elettronici cercati ed ambiti dai produttori, i cui schemi ormai sono di pubblico dominio. Questo per renderli accessibili anche a chi non può permettersi prodotti costosi come gli originali. Iniziativa tanto coraggiosa quanto rischiosa.

Su questo tema c’è una storia un po’ travagliata. Inizialmente l’annuncio di Uli Behringer è stato seguito da polemiche, più frequenti rispetto a slanci non tanto di entusiasmo quanto di “possibilismo”. Poi, l’ago della bilancia si è spostato un poco quando, al Superbooth 17 di aprile, è stato mostrato al pubblico un prototipo del Behringer D completo, acceso e funzionante.

Poco più di una settimana fa arriva il colpo sotto la cintura di Roland, che in collaborazione con la Studio Electronics (molto navigata ed esperta di circuiteria Moog, primo esempio fra tutti l’SE-1) ha voluto lanciare un guanto di sfida nemmeno troppo velato alla Behringer, sfornando il minuscolo ma ben fatto SE-02. Il nuovo sintetizzatore della serie Boutique è un’alternativa interpretazione di uno strumento a tre oscillatori ispirato al MiniMoog Model D di fascia economica. “Buco” nel mercato che ora, a quanto pare, tiene banco in particolar modo.

A questo colpo inaspettato, Behringer ha rilanciato abbassando il prezzo di 100 dollari e confermando quindi un prezzo definitivo di 299 dollari per il suo clone. In pratica sta proponendo un clone del Model D a più di uno zero in meno del prezzo dell’originale.

Nel frattempo, è una notizia di ieri anche quella della cessazione della produzione dei Model D reissue da parte di Moog. Non sappiamo se questa decisione sia scaturita in risposta a questa guerra dei cloni, o se fosse già pianificato che la rimessa in produzione dei nuovi Model D cessasse dopo poco più di un anno. Ad ogni modo, sin dall’inizio era stata annunciata come reissue ad edizione limitata.

Senza sbilanciarci, sarà solo il loro suono a parlare. Mentre, da una certa distanza, Moog se la ride sotto i baffi.