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Ultimo appuntamento della stagione per C.A.O.S.-Choose Art Of Sound a Bologna dove i Planet Opal e Massimiliano Pagliara saranno i protagonisti.

Planet Opal è un progetto di musica elettronica che nasce in Italia dal talento di Giorgio Assi e Leonardo De Franceschi. Con due EP all’attivo, Cartalavonu uscito a Novembre del 2021 e Cartalavonu Remixed rilasciato a giugno del 2022, la musica dei Planet Opal è un mix di suoni cromatici e groove pulsanti, che fondono la scena dance punk e post-disco di New York con un surrealismo sonoro di stampo kraut-rock.

Il duo si è esibito in diversi festival internazionali, come il MENT di Lubjana, MiAmi, Mag Festival, S.E.I. Festival, Sherwood in apertura a Cosmo e Mondo Festival (New York), mostrando una straordinaria abilità artistica durante i loro live, accompagnandoci in esperienze sonore uniche e ricercate. Il comitato organizzatore degli eventi di Novi Sad (Serbia), Capitale della Cultura Europea 2022, invita i Planet Opal a suonare nella città balcanica. Per loro il 2022 si è concluso con esperienze importanti come le aperture per i Niños du Brasil al Magnolia di Milano e per Populous nella loro Bergamo.

Giorgio Assi si occupa della produzione, dei sintetizzatori e della voce, mentre Leonardo De Franceschi è alla batteria e alle percussioni. La loro musica è ispirata alla scena post-punk-microwave e al sound-system, generando effetti sonori che sprigionano lampi di luce. Planet Opal è un progetto fresco e innovativo che fonde diversi generi musicali, creando una musica originale e coinvolgente. 

Noi di Parkett li abbiamo intervistati in occasione del loro prossimo live il 22 aprile 2023 per C.A.O.S.- Choose Art Of Sound al Tank- Serbatoio Culturale di Bologna, dove condivideranno il palco insieme a Massimiliano Pagliara.

Ciao Giorgio e Leonardo, benvenuti su Parkett.  “Incroci cibernetici di Moog, ritmi alienanti e serrati, armonie rimbombanti e luccicanti sequenze che si susseguono imbizzarrite.” Qual è il pianeta dei Planet Opal? Da quale galassia provenite?

In realtà il nostro pianeta è la Terra, non siamo alieni, anzi… Così come gli opali, nasciamo dal sottosuolo, da quel substrato dove la luce non riesce a penetrare, dove solo l’acqua riesce lentamente a farsi spazio e ad accumulare piccoli depositi geologici che diventeranno lentamente un tutt’uno. Nasciamo da lì, da sottoterra.

Drum machine, suoni sintetizzati e percussioni acustiche, il viaggio sonoro che ci presentate è un’esperienza cosmica senza tempo. Da dove derivano queste sonorità? 

Queste sonorità derivano in realtà da una necessità: dopo anni passati a suonare insieme in più progetti e dopo varie vicissitudini che ci hanno costretto a fermare quello su cui stavamo lavorando, ci siamo ritrovati in due. Dopo un discreto lasso di tempo passato nell’incertezza e nel tentativo di rimettere insieme qualcosa di nuovo, abbiamo deciso di isolarci dal mondo e provare a scrivere musica come unica attività per tre settimane. Leo viene dal punk, dal rock, dalle batterie marce. Gio viene dalla scena club, dell’elettronica, dai rave party, ha sempre frequentato quel giro. Di conseguenza i Planet Opal non sono nient’altro che l’unione di questi due mondi. 

Planet Opal

Il primo disco dei Planet Opal è uscito nel 2021 per l’etichetta indipendente Dischi Sotterranei e si chiama Cartalavonu. Com’è nato questo disco ? Cosa c’entra la Corsica e In quale universo vuole condurci? 

Gio :ll disco nasce appunto in Corsica nel settembre del 2018. Dopo un altro progetto musicale chiuso a causa di diverse prospettive con gli altri membri della band decidiamo di rimboccarci le maniche e capire da dove poter ripartire.
Abbiamo analizzato i nostri punti di forza come artisti (e come persone ovviamente) e rielaborato un concetto embrionale per il progetto, creando nelle nostre teste un’idea del possibile sound.

Come dicevamo prima, io vengo dal mondo dell’elettronica, i rave party, i club e tutta la cultura del sound system in generale, Leo più dal punk e dalla musica suonata, i due punti da cui partire erano chiari e abbiamo iniziato ad ascoltare un po’ di musica già esistente che avesse caratteristiche simili; da lì abbiamo trovato la nostra formula.

Nel 2022 avete presentato l’Ep Cartalavonu Remixed. Da Protopapa a Carlo Corbellini dei Post Nebbia, come sono nate le collaborazioni? 

Le collaborazioni sono nate nel modo più spontaneo possibile, tutti i remixer in un modo o nell’altro sono persone che conosciamo personalmente, o che hanno attraversato la nostra orbita per qualche motivo.
Ad esempio Carlo è della nostra stessa etichetta e Protopapa sta con Fluido Studio di cui fa parte anche Hey Cabrera!, un amico di lunga data.

Dalle galassie infinite ai sotterranei, dove e come si sono incontrate queste due realtà (Planet Opal – Dischi Sotterranei) ?

Nella galassia di zero e uno, tra due computer. Avevamo il disco chiuso da qualche mese ormai e io stavo a Berlino, Leo in Italia, erano i tempi del primo lockdown.
Stavamo mandando le classiche mail demo a varie etichette che avevamo puntato per fare il release e ce n’era solo una Italiana, per l’appunto Dischi Sotterranei.
Ci hanno risposto con tempi brevissimi e abbiamo iniziato ad avere un rapporto (sempre a distanza) e a coordinarci sul release.
Con il tempo ci siamo finalmente incontrati e ora siamo come una famiglia.
Lavorare con Dischi Sotterranei è una manna dal cielo, i ragazzi sanno come gestire un’etichetta e soprattutto ci vogliamo molto bene, in modo sincero.

Proprio nel 2022 vi abbiamo visto impegnati in un tour partito dalla Corte dei Miracoli di Siena e terminato a settembre a Treviso al CS Django. Com’è stato il tour? Che tipo esperienza/emozione vi ha “lasciato”?

E’ stata un’esperienza bellissima e lunghissima, non ci saremmo mai aspettati di portare Cartalavonu live in 40 tappe. Abbiamo conosciuto persone meravigliose, abbiamo visto la gente ballare sotto cassa durante il nostro live, abbiamo condiviso esperienze e post concerti incredibili, abbiamo avuto l’opportunità di aprire i concerti di Cosmo. Insomma non ci saremmo davvero mai aspettati così tanto dal primo disco. Non avremmo chiesto di meglio. 

Cosa farete, chi incontrerete e quale viaggio ancora vi aspetta in questo 2023 ?

Chi incontreremo ancora non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che ci concentreremo ancora sulla musica, sulla ricerca di qualcosa di nuovo per il nostro secondo album e sul nuovo live. Non vediamo l’ora di ripartire.

Il 22 aprile vi esibirete al Tank – Serbatoio Culturale di Bologna in occasione di C.A.O.S. presents : Planet Opal Live // Massimiliano Pagliara. Cosa vi aspettate da questo evento? Avete già suonato a Bologna ?

Leo: Mai suonato a Bologna, è la prima volta! Ma siamo super eccitati all’idea. 

Gio: Io personalmente sono un fan di Massimiliano dai tempi delle magliette bagnate nei club e non vedo l’ora di condividere il sound e qualche birra insieme”.

Dopo aver ospitato come artisti Bolis Pupul e Lecompte DeBregeot, per l’ultima data della stagione del format il collettivo di C.A.O.S., accompagnato dai suoi residents Tsunami J, Nasdak e Dj Margot, ha optato per due grandi nomi tra i più innovativi e talentosi della nostra penisola. Un’esperienza sonora a 360° che ci accompagnerà durante tutta la notte tra sabato e domenica a Bologna.

Per info evento qui.

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