In occasione del prossimo party Noise, organizzato con i ragazzi di Enigma, abbiamo chiesto a Luca Agnelli, headliner dell’evento, quali tracce hanno maggiormente segnato il suo cammino.. Scoprile subito!

L’Italia può vantare di avere davvero ottimi artisti nella propria scuderia e di aver lanciato nel corso degli anni dei veri e propri fenomeni di tendenza. È anche il caso di Luca Agnelli, artista poliedrico che inizia la sua carriera negli anni 90, quando muove i primi passi come DJ in locali simbolo della Riviera, dal Pascià di Riccione all’Echoes di Misano.

In quegli anni si nutre di sonorità che vanno dall’hip-hop all’R&B, fino a trovare nella house e nella techno il linguaggio più naturale per esprimersi. Il suo è un percorso di esplorazione continua che, col tempo, lo porta a definire una cifra stilistica sempre più personale: una techno potente, ruvida, contaminata da elementi hard, industrial e neo-rave, che oggi è diventata il suo marchio di fabbrica.

La fondazione di Etruria Beat Records nel 2010 non è solo un passo importante della sua carriera, ma un vero contributo alla scena elettronica europea.

Non a caso, l’etichetta diventa in poco tempo un punto di riferimento grazie a release che coinvolgono artisti come Amelie Lens, Ben Sims, Slam e Truncate, mentre Agnelli continua a pubblicare su label internazionali del calibro di Drumcode, Soma Records e Planet Rhythm.

Tra i momenti che segnano il suo percorso spiccano il remix ufficiale di “Porcelain” di Moby, uscito su Drumcode, e la reinterpretazione di “Brujeria” per Salmo e Noyz Narcos, due lavori che confermano la sua versatilità e la sua visione.

Insomma, Luca Agnelli dimostra anno dopo anno di sapersi reinventare e di essere un vero vulcano di idee. Ma ce ne eravamo già accorti ai tempi in cui lo abbiamo intervistato. Se vuoi approfondire ti consigliamo di leggerer l’intervista qui.

Save the date: 7 dicembre 2025

Per domenica 7 dicembre, la città di Napoli sembra già pronta ad accogliere Luca Agnelli presso il Club Life. L’evento, organizzato da NOISE (che puoi conoscere meglio leggendo qui), in collaborazione con Enigma, un’altra realtà partenopea che conosciamo molto bene.

E da questa fusione di intenzioni, nasce un party che celebrerà il meglio della musica techno che si può trovare in circolazione. Luca Agnelli naturalmente non sarà il solo ad animare la serata. Ad accompagnarlo dietro la consolle troviamo Joris Turenhout, WarinD e Gennaro Vetrano.

Per info e formula di ingresso ti consigliamo di visitare il seguente link.

Le 20 tracce per conoscere meglio Luca Agnelli

In occasione dell’evento che avrà luogo il 7 dicembre nel Club Life di Napoli, abbiamo chiesto a Luca di svelare quelli che sono i brani che maggiormente hanno influenzato la sua carriera ma non solo.

Presentare una playlist pensata da lui significa, in fondo, aprire una finestra sulla sua identità sonora: una combinazione di potenza, tensione emotiva e istinto da dancefloor.

È un invito a entrare nel suo mondo, ripercorrere le tappe che hanno definito il suo stile e ascoltare la techno attraverso lo sguardo di uno dei suoi protagonisti più autorevoli.

Questa introduzione permette di contestualizzare ciò che si sta per ascoltare: non una semplice selezione di tracce, ma un viaggio dentro la visione musicale di Luca Agnelli.

Dj Rolando – Knight of the Jaguar

Ci sono alcune tracce che restano impresse nella storia, che nonostante vengono ascoltate e riascoltate, continuano imperterrite a lasciare la stessa emozione. “Knight of the Jaguar” di Dj Rolando è proprio una di esse e dimostra di non essere semplicemente un brano. Anzi, nel corso degli anni è diventata un simbolo di come la musica elettronica possa essere tribale, emotiva e profondamente identitaria.

Lenny Dee – Forgotten Moments

Il prossimo brano suggerito da Luca Agnelli invece è “Forgotten Moments” di Lanny Dee. Nel dettaglio si tratta di un viaggio oscuro e senza compromessi, dove l’energia dell’hard techno si intreccia con un’atmosfera quasi cinematica. Con questo brano Lenny Dee mostra tutta la capacità di saper spingere ai limiti, mantenendo però un’intensità emotiva che resta impressa.

Perc & Truss – Leather & Lace (Mumdance And Logos Remix)

“Leather & lace” è un brano che già nella sua forma originale evoca immagini di estrema libertà. Tuttavia, il remix citato da Luca Agnelli a cura di Mumdance And Logos urla qualcosa di veramente sensazionale.

Difatti si tratta di un remix che trasforma la materia grezza dell’originale in un ibrido incendiario tra industrial, UK sound e tensione futurista. Mumdance e Logos accentuano i vuoti, i tagli e la pressione sonora, rendendo questo brano un’esperienza da club quasi mistica.

Depeche Mode – Dream On (Dave Clarke Club Mix)

La prossima traccia è veramente una perla. Si tratta di uno dei brani preferiti persino della penna scrivente e sono numerevoli i ricordi legati ad esso. Luca Agnelli ha selezionato “Dream On”, il classico dei Depeche Mode remixato dal barone rosso Dave Clarke.

Si tratta di anima incisa su pure vinile, impossibile da non citare se si sta parlando di musica che ha avuto modo di cambiare il mondo.

Waldhaus – A Journey Through Time

“A Journey Through Time” è un brano che incarna l’estetica hard techno in tutta la sua forma più pura: diretto, martellante, senza deviazioni. In questa traccia Waldhaus costruisce un flusso ipnotico che sembra attraversare epoche sonore diverse pur mantenendo un’intensità costante. Sembra proprio quello di cui hanno bisogno le nuove generazioni, un qualcosa che gli ricordi da dove tutto è iniziato e la direzione in cui la musica hard techno abbia iniziato a muoversi.

Marcel Dettmann, Ben Klock – Dawning Revisited

Questo brano invece è frutto di una collaborazione storica. Una sinergia impossibile da dimenticare che arriva direttamente dalla Capitale europea della techno. Parliamo di “Dawning”, rivisitata da Ben Klock e Marcel Dettman, o meglio due pesi massimi della scena techno mondiale.

Con questa traccia sembra quasi di riuscire ad entrare nel Berghain: scura, minimale, magnetica. In “Dawning” (Revisited), Dettmann e Klock intrecciano pulsazioni profonde e atmosfere sospese, dando forma a una techno che respira, cresce e rimane particolarmente impressa.

3 Step Ahead – Drop It

La prossima traccia invece è nn colpo diretto allo stomaco, puro spirito rave senza fronzoli. Si tratta di “Drop It” di 3 Steps Ahead, o meglio un brano che regala energia pura con un’esplosione di ritmo che cattura l’urgenza e la follia degli anni d’oro dell’hardcore, facendo venire nostalgia di epoche mai vissute anche ai giovanissimi.

Joey Beltram – Game Form (Robert Armani Remix)

Quando due mostri sacri come Joey Beltram e Robert Armani incrociano i loro dischi, nasce qualcosa di irripetibile come il prossimo brano che andiamo a presentare.

Tratto sempre dalla playlist che Luca Agnelli ci ha gentilmente confidato “Game Form” è un vero macchinario ritmico, quasi implacabile. SI tratta di vera techno che corre dritta al punto, con quell’impronta Chicago che aggiunge grinta e carattere a sonorità che già da sole farebbero ballare chiunque.

Gabber Eleganza & HDMIRROR – Seen It

Era il 2020 quando Gabber Eleganza ha lanciato un EP che tanto che era forte, non sembrava vero. In un periodo così difficile ci sembrava un miraggio ritornare in pista per poter ballare un capolavoro di questo genere.

E invece, è diventata una delle tracce più ascoltate e più ballate dell’epoca post covid. Cosa rende “Seen It” così speciale? Nel dettaglio, si tratta di un incontro tra rave culture e sensibilità contemporanea, un lavoro feroce ma lucidissimo. Per questo la traccia riesce a catturare il lato emotivo di ogni ascoltatore, trasformando l’impatto fisico del suono in un atto anche di estetica.

Evil Grimace – Bim Bim


Da sempre il nome Evil Grimace, viene associato alla scena rave, hard techno, grazie a sonorità che fanno veramente la differenza, soprattutto in un periodo come questo, in cui c’è talmente tanta di quella musica hard in giro, da confondere anche l’orecchio più allenato. Luca ci ha citato “Bim Bim”, un pezzo che spara adrenalina pura, con un’estetica raw che non lascia spazio ai qualunquismi.

Richie Hawtin, Fuse – Substance Abuse (Original Mix)


Nella borsa dei dischi (o nella penna usb) di un artista come Luca Agnelli, non possono mancare grandi nomi come per esempio quello di Richie Hawtin.

All’interno di questa playlist infatti troviamo anche “Substance Abuse”. Minimalismo tagliente e tensione psichedelica fanno da padroni in un viaggio nei meccanismi più nascosti della techno anni 90.

Carl Craig aka Tres Demented – Brainfreeze


Altro giro altra corsa in una spirale sonora e mentale che unisce Detroit, funk distorto e follia moderatamente controllata. Non è un semplice brano, anzi “Brainfreeze” è proprio l’autoritratto di una leggenda come Carl Craig nella sua forma più visionaria, sempre un passo oltre il prevedibile.

Brutalismus 3000 – No Sex with Cops

Con il prossimo brano invece andiamo a toccare corde più delicate. Parliamo di “No Sex with Cops”, traccia manifesto di quella corrente musicale un po’ grezza, che sfida tutto, dalla realtà alla politica tra punk elettronico e techno abrasiva.

Steve Rachmad – Virton (Chris Liebing Remix)


E ripercorrendo sempre correnti passate che hanno saputo fare la storia della musica techno, parliamo di altri due intoccabili. Con il remix di “Virton” Chris Liebing porta l’ascoltatore in territori più scuri e imponenti, con una struttura che pulsa come un motore industriale. Una reinterpretazione che riesce senza problemi ad amplificare la potenza dell’originale.

Nico Moreno – Beyond The Line
Nico Moreno può piacere e non piacere, ma su una cosa non abbiamo dubbi. È uno di questi artisti che sa come produrre hit potentissime proprio come “Beyond The Line”.

Un brano che colpisce come un’onda d’urto: diretto, pesante, implacabile. Nico Moreno imprime la sua firma con una potenza ritmica che non conosce tregua e che ha infiammato le dancefloor di tutto il globo.

Laurent Garnier – Flashback

Continuando questo viaggio nei brani che hanno maggiormente inciso sulla carriera e la formazione di Luca Agnelli, emerge anche “Flashback” di Laurent Garnier.

Un racconto elettronico che profuma degli anni d’oro del clubbing, elegante e pulsante. Con questo brano troviamo conferma alla capacità di Garnier di creare momenti emotivi senza perdere energia.

Len Faki – Just A Dance (Part 1)
Len Faki è un altro di quegli artisti che non deve chiedere il permesso a nessuno. Lui ha realmente plasmato la scena techno degli anni indietro e la sua traccia “Just A Dance” (Part 1) è un’esplorazione progressiva che cresce senza mai perdere controllo.

Joey Beltram – Mentasm (Original Mix)
Joey Beltram compare due volte in questa playlist ma stavolta ascoltiamo “Mentasm“, o meglio, un vero pilastro, della discografia techno, capace di definire in ogni dettaglio persino un’epoca indimenticabile come quella degli anni 90.

Onlynumbers – Miss the Rave
Una traccia che unisce nostalgia e impatto, come una memoria rave filtrata attraverso la potenza moderna. “Miss the Rave” vibra di malinconia e adrenalina ma è per questo che a noi piace tanto e forse per lo stesso motivo Luca Agnelli ha deciso di inserirla in questa playlist molto speciale.

DJ Weirdo & Dr. Phil Omanski – Young Birds
L’ultima traccia rivela essere una gemma dell’happy hardcore, veloce, luminosa, irrimediabilmente emotiva. “Young Birds” cattura quella sensazione di libertà e spensieratezza che solo il rave sapeva dare.