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L’azienda tedesca EMH Partners ha investito 50 milioni di dollari in Native Instruments, che userà la somma per ampliare e migliorare i propri servizi.

Native Instruments è indubbiamente uno dei leader nello sviluppo di software e hardware mirati alla produzione musicale e al djing. L’azienda, con sede a Berlino, ha recentemente beneficiato di un importante investimento da parte di EMH Partners, società di investimento tedesca specializzata nel settore delle piccole e medie imprese.

L’investimento, di entità superiore ai 50 milioni di dollari, è stato annunciato in un comunicato stampa, nel quale si parla anche della destinazione del denaro.

“I fondi accelereranno la crescita del core business e lo sviluppo di nuovi servizi digitali che apporteranno valore aggiunto agli utenti […]. Questo investimento aiuterà Native Instruments a raggiungere la sua visione di abbattere le barriere alla creazione musicale per tutti gli amanti della musica.”

Nel comunicato, presente sul sito della società, il presidente e direttore tecnico di Native Instruments Mate Galic continua così:

“Crediamo che i prodotti e servizi di creazione musicale dovrebbero essere integrati in un modo più attraente, intuitivo e coeso. Prevediamo un ecosistema di creazione musicale facilmente accessibile, che colleghi il design utente-centrico con potenti tecnologie e dati, per aiutare ulteriormente i creatori di musica di oggi e accogliere i nuovi creatori di domani”

In altre parole, Native Instruments ha intenzione di investire questa ingente somma nel miglioramento e nello sviluppo dei propri servizi e nel reclutamento di personale specializzato a Berlino, Londra e Los Angeles. Il tutto in una prospettiva di “democratizzazione della creazione musicale” e nell’ambito di un progetto a lungo termine. Sono già stati annunciati, infatti, piani più dettagliati, che verranno esposti nel corso del prossimo anno.

Poco tempo fa l’azienda berlinese ha rispolverato anche il proprio “parco macchine”. È di settembre la notizia dell’aggiornamento di due suoi classici controller di punta: Maschine Mk3 e Komplete Kontrol Mk2. Qualche mese prima il fondatore di Native Instruments, Stephan Schmitt, aveva creato un sintetizzatore open-source: il Nonlinear Labs C15.