fbpx

L’ex enfant prodige della musica elettronica Nicolas Jaar è cresciuto e maturato, ormai si diletta alla totale sperimentazione che lo porta ai confini della musica.

Il ragazzo, adesso più che trentenne, non si accontenta di produrre un semplice EP, cerca di andare oltre il concetto di canzone d’ascolto.

Il filo conduttore di tutto questo è la continua ricerca nello sperimentare, di proporre sempre una novità, di non essere mai banale per poter superare i propri limiti.

Jaar ci presenta il suo nuovo progetto, l’album Caves”Fino a qui nulla di eclatante, ma cerchiamo di entrare più nel dettaglio.

Caves è una compilation di Other People,  la label creata appunto da Nicolas Jaar nel 2013, che contiene  otto timer per tutti i giorni utilizzo di otto artisti diversi. Agli artisti è stato chiesto di vivere un periodo di clausura come se stessero in delle  “grotte” per dei lassi di tempo di silenzio che loro dovevano scegliere. Questa raccolta di silenzi e musica può essere utilizzata come timer per cucinare, meditare, correre, camminare, dormire o qualsiasi cosa tu voglia.

Include Laraaji, Lucrecia Dalt, Ana Quiroga, Sary Moussa, Will Epstein, Aho Ssan e Marzio Zorio e ovviamente Nicolas Jaar.

Inizialmente avevo realizzato il timer da 20 minuti per me stesso in modo da non dover usare la sveglia del mio cellulare quando meditavo. Poi l’ho condiviso con alcuni amici a cui è piaciuto, così ho pensato che sarebbe stato carino chiedere ad altri artisti di creare brevi brani per preparare le persone a momenti di silenzio
Nicolas Jaar

Se il ritorno dei Darkside è il tanto atteso approdo al porto sicuro per i fan di vecchia data, ecco che, due settimane dopo, Nicolas Jaar rincara la dose. Questa volta sondando i terreni sperimentali a lui cari da una prospettiva quantomeno insolita. “Caves. A compilation of silences” è uscito ad inizio Agosto, ma sicuramente non verrà capito ed apprezzato da tutti, poichè è un album difficile da interpretare che parte dal concetto opposto alla musica, il silenzio.