Anche quest’anno si è svolto il Festival più conosciuto della Valle d’Itria. Noi di Parkett lo abbiamo vissuto a pieno e ve lo vogliamo raccontare.
Tra trulli e ulivi secolari, il festival è riuscito ancora una volta a creare una dimensione parallela dove tempo e spazio sembrano dissolversi al ritmo della musica. Le giornate scorrevano lente sotto il sole pugliese, sorrisi condivisi e momenti di pura estasi musicale. La notte, invece, esplodeva in un tripudio di luci, suoni e vibrazioni, con set che ci hanno saputo emozionare.
Ecco il nostro Polifonic Day By Day.
Mercoledì
Il mercoledì si aprono le porte di Cala Masciola con il primo appuntamento dell’edizione 2025. Con le onde del mare che seguono la musica, cala il sole e si accendono le consolle. La line-up ha visto i set di Mafalda, Omoloko, Daniele Baldelli B2B Jolly Mare e Innocent Soul. Il set di Daniele Baldelli B2B Jolly Mare ha visto un susseguirsi di beats tra il jazz e la disco, inserendosi perfettamente nell’atmosfera che si respirava da Cala Masciola. Il festival è partito con il piede giusto.

Giovedì
Il secondo giorno di Polifonic si è svolto nella suggestiva location di Cala Maka, affacciata sul mare e immersa nel paesaggio tipico della costa pugliese.
A dominare il Main Stage è stato Massimiliano Pagliara, che ha proposto un set coerente e ben costruito, in equilibrio tra sonorità disco, house e derive più elettroniche. La sua selezione ha saputo mantenere alta l’attenzione del pubblico, offrendo un percorso musicale curato nei dettagli.
Sul Beach Stage, Steffi ha optato per un’impronta più minimale e incisiva. Linee ritmiche decise, atmosfere più scure e un approccio essenziale hanno definito il suo set, molto apprezzato da chi cercava un’esperienza più orientata al dancefloor.

Venerdì
l venerdì di Polifonic ha segnato l’ingresso nella fase centrale del festival, con l’apertura della suggestiva Masseria Capece, cuore pulsante dell’intera rassegna. Quattro stage attivi, un flusso costante di pubblico e una lineup che ha messo in evidenza l’ampiezza del linguaggio sonoro proposto.
Sul palco Sunrise, la giornata è iniziata con le vibrazioni solari di Dirty Channels e Simone de Kunovich, tra disco, house e richiami balearici. Un’apertura distesa, pensata per accompagnare le prime ore alla masseria con un mood positivo e inclusivo.
Il Main Stage ha proposto una delle sequenze più coinvolgenti della giornata. Laurent Garnier, tra gli attori più attesi del festival, ha offerto un set ricco di sfumature e profondità: dinamico, variegato e pienamente coerente con la sua lunga traiettoria artistica. La sua selezione ha attraversato decenni di musica elettronica con naturalezza, tenendo alta l’energia senza mai risultare prevedibile.
A chiudere, fino all’alba, Adiel, protagonista di una performance ipnotica e avvolgente. Il suo set, ha guidato il pubblico in un viaggio notturno intenso e senza interruzioni. Con il cielo che lentamente schiariva sopra la Masseria, Adiel ha firmato una delle chiusure più potenti ed emozionali dell’intero festival.
Sul palco Magma, l’atmosfera si è fatta più ipnotica e l’energia marcatamente rave-oriented. In questo contesto, Quest ha firmato uno dei set più intensi della serata. Con una selezione che ha unito breakbeat, techno e sfumature electro, ha saputo costruire un flusso musicale compatto ma dinamico, mai monotono.
Infine, lo Stone Stage ha rappresentato uno dei momenti più intensi della giornata, con una programmazione orientata verso sonorità più dure e dirette.
Z.I.P.P.O. ha dato il via alla serata con un set che ha creato subito un clima raccolto e riflessivo, preparando il terreno per quello che sarebbe arrivato dopo. Quando Freddy K è salito in consolle, l’atmosfera è cambiata radicalmente: ha portato il pubblico a un coinvolgimento più diretto e fisico, trasformando la cava in un vero e proprio dancefloor pulsante.

Sabato
Ed ecco che arriva la giornata più attesa, sempre presso Masseria Capece. Gli artisti in line-up sono tantissimi nei quattro palchi Sunrise, Main, Magma e Stone. Tra i più rilevanti, troviamo Honey Dijon, Simo Cell, DESIREE e Chaos in the CBD. Honey Dijon, dj dance per eccellenza, è una vera e propria icona e lo ha dimostrato ancora una volta smuovendo il main stage. Il duo Chaos in the CBD, in chiusura, ha raddoppiato la potenza, con un set tra meecolanze house, techno e influssi jazz, tipici del loro sound.

Domenica
L’appuntamento di domenica si è svolto presso Le Palme Beach, diversificando le location del festival. Due palchi, Arena e Beach Stage, in cui i set sono stati esplosivi. In particolare, Pascal Moscheni B2B Simone de Kunovich, Paramida B2B Paula Tape, Roman Flugel e Octo Octa. Di particolare rilievo Paramida B2B Paula Tape, il cui set ha visto i generi delle due artiste fondersi pienamente, tra house mistica e groove emozionali. Non da meno Octo Octa, con il suo set tra sperimentazione e misticismo, con cui ha chiuso l’edizione 2025.

In conclusione, Polifonic si riconferma uno dei festival più importanti e meglio riusciti a livello internazionale. In primis, per i luoghi mozzafiato in cui viene svolto: Masseria Capece è un luogo spettacolare che permette un’esperienza unica. Una superficie vastissima immersa nella natura, con quattro palchi distanti tra loro, ognuno con la propria particolarità e bellezza. Dal tramonto all’alba, ogni momento è stato intensificato dal luogo.
Altro aspetto che fa la differenza è sicuramente la line-up di quest’anno, con grandi nomi come Laurent Garnier, Honey Dijon, Octo Octa, Adiel, Batu e tantissimi altri, che hanno reso il festival un gioiello dal punto di vista musicale.
Merita, poi, una menzione speciale l’utilizzo delle luci e delle installazioni artistiche dei palchi, sempre curatissimi nel minimo dettaglio. Ogni singola parte ha arricchito l’esperienza e ha permesso ai partecipanti di essere inseriti in un contesto a dir poco mistico.
Il successo del festival è in crescita: quest’anno erano presenti innumerevoli partecipanti da ogni parte d’Italia, e non solo. Anche a livello internazionale, ha richiamato persone da tutta Europa, per vivere a pieno l’atmosfera unica dell’evento.
Quindi, Polifonic edizione 2025 si riconferma come uno degli appuntamenti estivi più rilevanti e lo abbiamo visto con i nostri occhi. Una magia che solo chi la vive in prima persona può comprendere.

Disponibili già da ora i pass per l’edizione 2026. Sicuramente non ce la perderemo!