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A soli 56 anni, la cofondatrice del Tresor è morta a causa di una grave malattia: “l’intera vita notturna di Berlino sarà diversa senza di lei

Regina Baer è morta. Il Tresor ha perso una parte fondamentale – nel vero senso della parola – della propria identità. Ci sarebbero tanti modi per affrontare una notizia di questo tipo, ma nessuno di questi sarebbe degno della persona (e della visione) che hanno segnato l’anima del club di Berlino. La verità è che chi vive nella musica non muore mai. Un’azione, un’idea, un’intuizione sono molto meno vulnerabili al tempo di quanto non lo sia il corpo.

Ciò che ha regalato Regina Baer, cofondatrice del Tresor, alla città di Berlino è l’anima pulsante di un club che ha cambiato per sempre il modo di proporre musica – seguendo un’estetica ed un’etica musicale differente dal resto della scena.

Le dichiarazioni di Dimitri Hegemann raccontano della Baer però non solo come la creatrice del Tresor. L’impegno socio-culturale di Regina infatti ha portato alla nascita anche di un altro progetto importantissimo, la Tresor Foundation, un’associazione senza scopo di lucro che per anni si è occupata di creare aggregazione e la promozione di idee creative.

Ridurre il ruolo della Baer al solo Tresor sarebbe ingiusto. Hagemann infatti ha raccontato di come la collega cofondatrice abbia giocato un ruolo importantissimo anche in altri contesti, come la realizzazione del più imponente palco del Kraftwerk, o la gestione fra il 1991 e il 2005 anche il club Globous.

 

“L’intera vita notturna di Berlino sarà diversa senza di lei; senza la sua energia, spinta, visione, creatività, disciplina e capacità di trascinare gli altri con sé e motivarli”.

(Dimitri Hagemann su Regina Baer)

Che Regina Baer sia stata un’anima importantissima per la capitale è fuori di dubbio, quello che tutti noi – addetti e non – però dovremmo riconoscerle è qualcosa di più: il suo genio ha saputo concedere a tutti noi un luogo in cui, anche solo per una notte, è possibile dimenticare tutto il resto della noia che ci circonda. Grazie.

 

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