Dieci anni non sono solo una ricorrenza: per il Polaris Festival rappresentano una metamorfosi. Dal 21 al 23 e dal 27 al 29 novembre 2025, Verbier tornerà a povibrare tra neve e frequenze con una decima edizione che va oltre la celebrazione, proponendo un vero e proprio atto curatoriale.
In un’epoca in cui i festival spesso inseguono la quantità, Polaris sceglie la qualità come gesto politico: un dialogo sonoro tra epoche e sensibilità, dove il passato non viene esibito come reliquia ma ascoltato come radice viva.Laurent
Laurent Garnier guiderà questo percorso con un set di cinque ore, un viaggio in cui memoria e presente si fondono nel linguaggio universale della pista. Sven Väth farà il suo debutto nel festival rossocrociato, testimone di una visione techno che da decenni attraversa le generazioni senza perdere intensità. DJ Koze, sempre eclettico e visionario e raramente nelle line up dei grandi eventi porterà il suo sound inconfondibile , mentre Carl Craig intreccerà jazz e techno con quella fluidità che da sempre lo distingue.Omar
Omar S resterà fedele alla propria estetica cruda e diretta, Nina Kraviz offrirà ancora una volta un set sospeso tra fisicità e sogno, e Honey Dijon continuerà a riscrivere i codici della club culture con la sua energia queer e inclusiva.
Completano la line up Marcell Dettmann, con la sua capacità di creare tensione verso territori industriali e ipnotici, Danilo Plessow (MCDE) e Jayda G danno forma a due visioni complementari della dance contemporanea: calore analogico da un lato, ecologia emotiva dall’altro.
A completare il mosaico, artisti come Flo Real, Laolu, Marie Montexier, Tereza, Toy Tonics Krew, Suze Ijo ed Eva May portano quella leggerezza d’avanguardia che da sempre definisce la vitalità del Polaris.

Quest’anno il festival abbandona la sua pelle originaria per rinascere in un nuovo spazio: Espace Saint-Marc. Un luogo pensato non solo per ospitare il suono, ma per amplificarlo attraverso luce, materia e movimento. Il main stage, concepito insieme a Kinetic Light, si trasformerà in un organismo sensoriale grazie all’installazione MIRROR MIRROR, una cattedrale luminosa in continua mutazione.
Non un semplice stage, ma un’esperienza immersiva che restituisce al pubblico la percezione del suono come architettura vivente.Polaris si espande oltre il suo cuore pulsante. Il Cinema di Verbier ospiterà la première svizzera di Desire: The Carl Craig Story, aprendo una riflessione sulla storia e sulla mitologia della techno di Detroit, mentre la Gare des Ruinettes, a 2.200 metri di altitudine, diventerà un club diurno sospeso tra cielo e neve.
Con il Polaris OFF, la musica attraverserà tutto il villaggio: Farm Club, Soár, Farinet, Farinet South e Le Rouge accoglieranno set e showcase, trasformando Verbier in un ecosistema sonoro diffuso, dove ogni luogo diventa un frammento di un’unica narrazione.
Verbier, con la sua luce alpina e i suoi chalet in legno, è da sempre più di una cornice. È un corpo vivo che respira insieme alla musica. La sua energia, riflessa nelle vette del Gran Combin e del Monte Bianco, amplifica la sensazione di essere altrove: in uno spazio-tempo sospeso dove la club culture si fonde con il paesaggio naturale. Negli ultimi anni la presenza italiana è cresciuta costantemente, segno che Polaris è diventato un punto di riferimento anche per chi cerca esperienze autentiche, lontane dalle dinamiche sovraccariche del circuito mainstream.

A dieci anni dalla sua nascita, Polaris non si limita a celebrare la propria storia: la rilegge con lucidità e coraggio. In un’epoca dominata dalla velocità e dalla saturazione, sceglie la profondità, la coerenza e l’ascolto. Un festival che non rincorre il tempo ma lo abita, rinnovando il legame tra memoria e futuro. In alta quota, dove il suono incontra la luce e la neve diventa superficie riflettente, Polaris 2025 dimostra che la musica elettronica può ancora essere un atto di cultura e un’esperienza estetica totale.
