In un’estate affollata di eventi, guest star, one-night e super club, c’è un party che spicca per coerenza, qualità e atmosfera. Parliamo di Eastenderz, la creatura sonora di East End Dubs, che per la stagione 2025 ha trovato casa nell’iconica Terraza dell’Amnesia Ibiza.
Non è solo una festa: è una dichiarazione d’intenti, un rituale collettivo per chi cerca qualcosa di più puro, più vero, più… musicale. Per noi quest’ estate il party ibizenco del martedì è stato un ritrovo tra vecchi amici e uno dei pochi luoghi dove ci siamo veramente sentiti a casa ed immersi in un’ atmosfera che ci ha ricordato le nostre prime volte a Ibiza. Abbiamo riassunto i nostri 5 motivi che lo hanno reso per noi un must della stagione.
1. Una firma sonora riconoscibile tra mille
Il sound Eastenderz è immediatamente distinguibile: profondo, minimale ma mai piatto, ipnotico ma ricco di groove, costruito per fondersi perfettamente con i corpi in movimento. È una musica che pulsa, che cresce, che ti prende alla caviglia e non ti molla più fino all’alba. Ogni set sembra pensato per raccontare una storia, non solo per riempire la pista. Non c’è spazio per l’egocentrismo da DJ superstar: qui a parlare è la musica, con la sua estetica pulita, funzionale, elegante.
2. Una line-up che non sbaglia mai
Per questa stagione estiva, East End Dubs ha chiamato a raccolta una vera élite del clubbing europeo. Trovi artisti come Janeret, Cristi Cons, Alisha, Sidney Charles, Cuartero, Priku, Kolter, Obskür, Max Dean e molti altri — ognuno con il proprio tocco, ma tutti accomunati dalla stessa visione sonora. Alcune date sono già leggendarie ancora prima di iniziare: pensa al B2B tra East End Dubs e Sosa, o al live act esplosivo di Oden & Fatzo. Il 30 settembre, con il set “all night long extENDed”, promette di essere il climax della stagione: una notte lunga, intensa, disegnata con cura millimetrica.

3. L’atmosfera: cruda ma allo stesso tempo raffinata
Entri nella Terraza e ti sembra di attraversare una soglia. L’aria è densa di aspettative, le luci basse disegnano traiettorie liquide tra il fumo e i corpi. I colori virano dal caldo al freddo man mano che la notte avanza: dai riflessi ambrati del tramonto si passa ai toni viola e blu elettrico che avvolgono il dancefloor in un’ipnosi collettiva. Le luci non dominano, accompagnano. Le transizioni sono morbide, i visual mai invasivi. Tutto è pensato per farti entrare in uno stato d’animo: quello perfetto per perderti nel suono.
4. L’identità Eastenderz: coerenza e Eastenderz
Eastenderz non è solo una label, né solo una serata. È un’estetica, un linguaggio, un modo di intendere il clubbing. Dai flyer minimalisti ai vinili con artwork distintivi, fino alla costruzione maniacale delle line-up e dei set: tutto parla la stessa lingua. Non c’è niente di lasciato al caso. Questo brand non cerca il clamore facile, ma punta a creare una comunità reale, fatta di clubber consapevoli, DJs credibili, e una visione del clubbing come esperienza artistica prima ancora che sociale.

5. Il party come esperienza
Non è solo questione di musica o di artisti. È ciò che succede nel mezzo: lo scambio di sguardi tra sconosciuti, il momento esatto in cui un break silenzioso fa esplodere la pista, le prime luci dell’alba che filtrano dalla terrazza mentre il groove continua inarrestabile. È in quei momenti che capisci di essere nel posto giusto. Il tipo di notte che ti rimane dentro, che torna in mente settimane dopo, che definisce una stagione.
Qualità musicale vera, atmosfera curata, connessione umana e uno spazio in cui la musica elettronica torna ad essere un linguaggio, non solo un sottofondo. Ibiza offre tantissimo, ma poche esperienze sono in questo momento potenti come questa.
