Il festival berlinese si reinventa e fa il suo ingresso nell’International Biennial Association: ad agosto cinque giorni di suono, performance art e dibattito politico al Kraftwerk Berlin.

Berlin Atonal torna dal 28 agosto al 1° settembre 2025 con un’edizione che promette di essere la più ambiziosa di sempre — e questa volta non si tratta solo di un ritorno, ma di una vera e propria reinvenzione. Nel 2023 avevamo vissuto, come raccontato nel nostro report, “un weekend sonoro di risonanze future, carico di ambienti meditativi, trance folk e rituali elettronici”. Quest’anno Atonal si evolve, alza l’asticella: entra ufficialmente nella costellazione dell’International Biennial Association. E lo fa da vero outsider (o Außenseiter, per restare in tema): è la prima biennale al mondo costruita attorno al suono sperimentale e alle performance arts.

Dopo oltre un decennio all’interno del monumentale spazio post-industriale del Kraftwerk Berlin, il festival rilancia su larga scala. Grandi produzioni site-specific, installazioni immersive e collaborazioni transdisciplinari promettono di trasformare l’ex impianto elettrico berlinese – ancora una volta – in un organismo vivo, espanso, sensoriale.

Tra le novità del 2025 spicca Third Surface, un formato curatoriale ispirato ai salotti storici ma radicalizzato in chiave contemporanea. Uno spazio rallentato, dedicato alla riflessione, alla conversazione e all’ascolto profondo, quasi una contro-narrazione rispetto alla densità esperienziale delle performance principali.

Il programma riunisce oltre 100 artisti internazionali, con numerose anteprime assolute. Tra queste:

– L’opera A/V Home di Ziúr & Sandi, con Martina Bertoni e Sara Persico, sospesa tra spettralità e stratificazioni vocali;

– Un nuovo trio che unisce Merzbow, Iggor Cavalera e Eraldo Bernocchi in una collisione tra noise, ritmi tribali e sperimentazioni elettroniche;

– Il debutto di GRIEND, oscuro progetto industrial-noir firmato Puce Mary e Rainy Miller;

– Una “cerimonia audiovisiva” ideata da emptyset & MFO;

– Una collaborazione inedita tra Lee Ranaldo, Peder Mannerfelt e Yonatan Gat.

Confermate anche performance che vanno dalla collisione tra post-punk ed elettronica di Moin, alle visioni sonore radicali di DJ Marcelle e DJ E (aka Chuquimamani-Condori), Djrum e Verraco freschi di release, passando per la psichedelia minimale di Ghosted e il raro ritorno live del visual artist polacco Wojciech Bąkowski con la sua band Gerda. Una seconda tornata di annunci è attesa per il 9 luglio.

Il festival si distingue, ancora una volta, non solo come piattaforma per l’innovazione artistica, ma anche come dispositivo critico e politico, capace di leggere e interrogare le trasformazioni urbane e culturali che attraversano Berlino. In una città sempre più polarizzata tra gentrificazione e resistenza, Atonal riafferma l’urgenza di spazi dedicati alla sperimentazione radicale, all’indipendenza artistica e alla costruzione collettiva di nuove forme espressive.

Berlin Atonal 2025 non si limita a celebrare il suono: lo mette in discussione, lo espande, lo riscrive.
L’appuntamento è a fine agosto — noi ci saremo. Tu?

È possibile acquistare i ticket QUI.