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Cosa sta accadendo al tempio del futuro perduto di Milano?

Questa mattina abbiamo appreso una vicenda che coinvolge il Tempio del Futuro Perduto. Tommaso Dapri, uno dei fondatori di quello che è diventato un vero e proprio centro di cultura a Milano, sarà processato e per conoscere i motivi vi invitiamo a leggere con attenzione il post che ha pubblicato sul suo profilo Facebook:

Tommaso Marasma

Ciao! Mi chiamo Tommaso Dapri, sono l’ideatore del Tempio del Futuro Perduto e sarò processato dallo Stato Italiano. È giusto che io sia processato. Sono consapevole dell’ordinamento giuridico…


A finire sotto la lente della giustizia c’è, tra le altre cose, il muro della gentilezza innalzato proprio da Tommaso Dapri e dai suoi collaboratori per aiutare i più fragili e bisognosi.

La struttura infatti raccoglie quotidianamente beni tra libri, abiti usati e tanto altro, da mettere a disposizione per i meno fortunati.

Perché supportare il Tempio e le sue attività

Da un po’ di tempo seguiamo con attenzione l’impegno e il lavoro svolto dal collettivo del Tempio Del Futuro Perduto di Milano. Una realtà italiana che ha dimostrato a questo Paese che la musica può essere cultura e ciò può diventare il carburante per portare avanti le giuste battaglie.

Abbiamo visto i ragazzi del Tempio combattere contro i pregiudizi offrendo alla collettività milanese un nuovo luogo di incontro tra appassionati di buona musica e amatori di cultura.

Ma soprattutto, abbiamo visto il collettivo impegnarsi in mille modi per far si che questo forte messaggio arrivasse a più persone possibili.

Tra colazioni offerte agli automobilisti in cambio della lettura di un flyer e le tantissime attività ricreative offerte dalla struttura tra cui corsi di autodifesa, djing, produzione e yoga.

E non solo… Il Tempio è divenuto roccaforte anche delle persone fragili che hanno avuto e hanno ancora oggi bisogno di aiuto.

Sono state quindi portate avanti alcune iniziative solidali, come una biblioteca gratuita alla quale chiunque può accedervi e molte attività culturali, come presentazioni di testi, workshop, talk con artisti, produttori o personalità influenti del settore.

Alla luce di alcune riflessioni speriamo che la situazione si concluda nel miglior modo possibile.

Il nostro Paese ha bisogno che nascano realtà con ideali simili a quelle del Tempio, ogni giorno.

Ha bisogno di realizzare che la musica elettronica debba essere solo l’inizio di un incredibile viaggio attraverso il prossimo e sé stessi.