Vision Open Air annuncia il calendario di settembre con le icone della scena elettronica mondiale
Milano si prepara a vivere un settembre che unisce musica, moda e cultura contemporanea. Dopo aver acceso la primavera con una programmazione che ha portato in città nomi come Ilario Alicante, &ME, Marco Carola e Chris Stussy, Vision Open Air torna all’Ex Macello, luogo simbolico della rigenerazione urbana milanese e oggi polo culturale aperto alla sperimentazione.
L’Ex Macello, da ex spazio produttivo a contenitore di creatività, si conferma non solo una venue, ma un laboratorio di linguaggi: tra arti visive, performance e clubbing. In un’Italia dove molti spazi dedicati alla musica e alla cultura indipendente faticano a sopravvivere o addirittura chiudono, l’Ex Macello diventa un caso virtuoso: un luogo che rinasce come piattaforma di comunità e creatività, pronto ad accogliere alcuni dei dj più influenti al mondo.

Il mese si apre venerdì 5 settembre con Laurent Garnier, un nome che da solo racconta decenni di storia dell’elettronica, che porterà la sua firma tra passato e futuro.
Sabato 13 settembre è la volta di un back-to-back esclusivo tra Jamie Jones e Joseph Capriati, due nomi che rappresentano due anime diverse ma complementari del clubbing internazionale.
Poi, con l’arrivo della Milano Fashion Week, il palco si fa ancora più globale: giovedì 25 settembre arriva Peggy Gou, icona globale e simbolo del legame tra musica, estetica e fashion culture.
Venerdì 26 settembre in console PAWSA ed infine, sabato 27 settembre, il gran finale: Solomun.
Oltre i nomi e i riflettori, Vision Open Air rappresenta un atto culturale e politico: trasformare un ex spazio industriale in un luogo di comunità, musica e arte, mentre altrove – da nord a sud – si moltiplicano le chiusure di club, centri sociali e sale concerto.
Milano, con l’Ex Macello, dimostra che un altro modello è possibile: uno spazio che diventa simbolo di rigenerazione urbana e, al tempo stesso, presidio di libertà creativa. Settembre 2025 non sarà solo un mese di musica, ma un segnale forte: l’Italia può ancora essere terreno fertile per le culture contemporanee, se sa proteggere e reinventare i suoi spazi.
Per rimanere aggiornati sulla programmazione e acquistare i biglietti è possibile consultare il sito ufficiale.
