Dal 6 al 9 novembre 2025, Utrecht tornerà a vibrare sotto la frequenza più curiosa e imprevedibile d’Europa: quella di Le Guess Who?, il festival che da anni sposta il confine di ciò che intendiamo per musica.

Non è un evento da seguire, ma da vivere: una mappa in movimento dove il suono diventa territorio, e l’ascoltatore un viaggiatore in balia delle proprie scoperte. Anche quest’anno, il festival olandese sceglie di non offrire certezze, ma sorprese. Il suo cuore resta la scoperta: l’atto di vedere, trovare, acquisire conoscenza di qualcosa che prima ti era sconosciuto. È un invito a smarrirsi, a disattivare il bisogno di sapere in anticipo cosa si andrà a sentire, perché la magia si consuma proprio nel non sapere.

Il programma del 2025 conferma questa vocazione nomade e radicale. La pianista e compositrice Hania Rani abbandona il suo lirismo per incarnare il suo alter ego elettronico Chilling Bambino, in un viaggio fatto di ombre sintetiche e ritmi ipnotici. Dal Ghana arriva Ata Kak, leggenda che torna con un nuovo album dopo trent’anni di silenzio discografico: un gesto di rinascita, un ponte tra passato e futuro, tra dance africana e spirito underground.

Dall’Italia, Daniela Pes e IOSONOUNCANE costruiscono insieme un set inedito e irripetibile, un dialogo elettrico tra la voce e il suono, tra corpo e macchina.

Devendra Banhart torna al festival con uno spettacolo solista essenziale, quasi rituale, che ripercorre la sua carriera come fosse un diario di reincarnazioni sonore. L’artista sudanese MAHA, già protagonista nel 2024, trasforma ancora una volta la performance in un linguaggio totale, tra canto, danza e presenza. Il duo norvegese Smerz si muove tra pop DIY e astrazione elettronica, mentre il compositore tunisino-olandese Skander Jaïbi presenta “Who Has the Right to Closure?”, un’opera corale che unisce ensemble d’archi, voce e gesto coreografico.

A completare questo mosaico, la voce magnetica di Maria Alice, regina capoverdiana delle mornas e delle coladeras, che porta nel cuore del festival la dolcezza malinconica delle notti di Capo Verde.

E poi c’è il club, sempre più linguaggio politico. Venerdì 7 novembre, il collettivo brasiliano BATEKOO incontra quello di Amsterdam Los Angles per una notte di celebrazione queer al De Helling: una festa che unisce corpi e appartenenze, con Linn da Quebrada, Mina Galán, Miranda, Juju ZL e smother b2b YoungWoman. Non un semplice after, ma un atto di resistenza, una dichiarazione di libertà condivisa.Il resto del programma è una costellazione che brilla di curatele e incontri inaspettati: Asher Gamedze e il suo jazz spirituale; gyrofield che spinge la club culture ai limiti della fisica; Valentina Magaletti che ridisegna il tempo con la percussione; Lonnie Holley, Ziúr, Tianzhuo Chen — ognuno creatore di un piccolo mondo sonoro in cui vivere e perdersi.

Accanto ai giganti SUNN O))), The Congos, The Fiery Furnaces, emergono micro-universi come Noise Diva × Sarah Saleh, Voice Actor, Ancient Indigenous Africans, DJ Marcelle, Kat Válastur. Come ogni anno, il festival custodisce un segreto: ogni giorno, su uno dei palchi principali, apparirà un artista misterioso. Nessun annuncio, nessun indizio. Solo la possibilità di trovarsi, per caso, di fronte a qualcosa che non si sapeva di desiderare.

Utrecht, per quattro giorni, si trasforma in un organismo sonoro: chiese, magazzini, club, spazi industriali, ogni luogo vibra e risuona come parte di un’unica partitura collettiva. Non c’è distanza tra chi suona e chi ascolta — solo una stessa materia in trasformazione.Le Guess Who? 2025 non è un semplice festival, ma un esperimento di ascolto, un atto di fiducia nel suono e nel suo potere di connettere.