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Che gli artisti della nuova scena indie italiana generino hype a livello internazionale non è certo un mistero, tuttavia nessuno poteva aspettarsi che un genere che oggi ha una sua reputazione ed un suo pubblico esteso ma ben definito potesse diventare così trasversale da “sconvolgere” anche il mondo del clubbing.

L’indiscrezione, dall’incerta paternità e ancora tutta da confermare, ma che da contatti avuti con la direzione artistica del club berlinese sembrerebbe attendibile, è di quelle che lascia spiazzati, con molti interrogativi e, soprattutto, ancora poche risposte.

Sarebbe infatti Calcutta il “responsabile” del primo capitolo della nuova serie delle attese compilation firmate Berghain e che, salvo decisioni improvvise, prenderanno il nome di “Berghain plays indie-techno”.

L’idea di ingaggiare per la prima playlist rigorosamente non mixata di brani che rientrano nel nuovo genere indie-techno il popolare cantautore delle hit “Kiwi”, “Paracetamolo” e “Frosinone” sarebbe venuta proprio alla direzione artistica del tempio della techno di Fredrichshain.

indie-technoIl team che gestisce la programmazione del locale avrebbe deciso di contattare Edoardo su suggerimento del leggendario buttafuori, Sven Marquardt.
Sarebbe stato quest’ultimo infatti, mentre era ospite per le vacanze estive in una villa di alcuni amici ad Anzio, ad andare ad ascoltare il concerto di Calcutta allo Stadio di Latina, lo scorso luglio, e a rimanerne letteralmente folgorato.

L’ascolto dell’EP “The Sabaudian Tape” del 2013 e i contatti avuti con il Comune di Bologna che ha confermato la playlist realizzata dall’artista per il Capodanno 2018, intitolata “Ho fatto una playlist in centro a Bologna, ma era solo per 5k” (che annoverava tra gli altri anche “Mare Mare” di Carboni e “Cacao Meravigliao”), ha convinto l’inossidabile Sven ad avviare in gran segreto la trattativa.

“Berghain plays indie techno: 01 Calcutta” sarà pubblicato proprio oggi, 1 aprile, in versione “uncredited author” per sondare l’effetto sul mercato e creare, attraverso il passaparola, l’attesa per quella che già buona parte della critica musicale italiana ha definito come “la perla che mancava alla consacrazione dell’indie italiano” e qualcuno più avventurosamente ha osato etichettare come “l’attesa stretta di mano tra la scena indie e la scena techno, fino ad oggi inconciliabili”.

Nel primo capitolo della serie che si propone di “intercettare e proporre quanto di meglio sia in grado di offrire oggi il panorama indie-techno internazionale”, non ci saranno soltanto brani scritti dal songwriter laziale ma anche alcuni performer emergenti, scoperti dalla nuova sotto-etichetta Balla Dischi.

In “Berghain plays indie-techno: 01 Calcutta” infine, è incluso anche il nuovo singolo dell’artista dal titolo “Pesce”, primo estratto dal nuovo album “Bufala (mozzarella di)” in uscita per l’estate 2020.

Ancora nessuna conferma è apparsa sul profilo social ufficiale Calcutta (pagina di) e nessun commento finora dall’entourage dell’artista pontino e dai suoi più stretti collaboratori che all’uscita dell’indiscrezione hanno rilasciato soltanto dei laconici “no comment”.

PS: ovviamente questo articolo è uno scherzo in occasione del primo aprile. Oltre ad amare il Berghain siamo fan di Calcutta e rispettiamo la scena indie italiana che merita la giusta attenzione e il riconoscimento che oggi sta ricevendo.