Lo diciamo subito: Eastenderz è tra i party ibizenchi della stagione estiva 2025 nella lista dei nostri preferiti. Siamo stati all’ Amnesia lo scorso 22 luglio.
Amnesia Ibiza ha sempre lo stesso fascino: ogni volta che varchiamo le porte del club di San Rafael una sensazione diversa ci attraversa. Amnesia conserva il fascino del clubbing ibizenco e porta nel suo nome il suo significato più profondo: entrare in uno stato emotivo in cui il resto viene completamente dimenticato, per lasciare posto all’ energia della serata, alla connessione autentica, alla musica.
Eastenderz racconta ogni martedì una storia diversa: lo fa, senza effetti speciali o animazioni, ma costruendo con il proprio pubblico un’ energia ipnotica, trascinante, genuina. È un party dove il focus sulla pista da ballo è continuo, dove non si avverte, un po’ per la conformazione del club che con le sue lunghe terrazze e spazi abbraccia la pista in maniera accogliente, un po’ per una scelta musicale che ritrova nei groove profondi e nelle bassline calde la propria cifra stilistica inconfondibile.

Ad aprire le danze Cristina Lazic: la talentuosa dj italiana, che abbiamo definito in passato dal DNA cosmopolita, continua a stupirci per la grande attitudine nel concepire set equilibrati dove la selezione, che spazia tra minimal e deep, racconta il suo universo sfaccettato e affascinante.
Un approccio essenziale in cui i beat diventano battiti all’ unisono con la pista e in cui le percussioni tipiche delle sue produzioni diventano trademark inconfondibile del suo stile. Personalità e minimalismo si sganciano dall’ abitudinaria associazione all’ ossimoro per dimostrare che la ricerca del dettaglio a livello sonoro può fare la differenza.
Il set di Sydney Charles è stato un vero e proprio trattato sul “Sydney Sound“: un incontro musicale tra generi come hip hop e soul con le sonorità Deep e minimal tipiche del dj tedesco che, nonostante uscite su label come Hot Creations e Truesoul, ha sempre mantenuto intatta una sua ricerca verso la cultura underground. Il set di Sydney ci ha regalato chicche inedite e un modo di mixare che ci permette ancora di assaporare ogni disco Senza effetti ridondanti e pesanti.
Ed ecco il momento del protagonista della residence: East End Dubs.

L’ unione tra il suo timbro dub house, che lo rende riconoscibile nelle sue produzioni, sonorità minimal e spunti garage con rimandi all’ acid house e influenze provenienti dalla scena underground di Londra, hanno reso il set del dj londinese ancora una volta capace di creare momenti sul dancefloor profondi e unici. La musica di East end Dubs è da ballare, non tradisce mai il proposito di creare un flusso ininterrotto, un viaggio in cui synth e drums non si prostrino a tendenze o Mood passeggeri, ma ad una visione personale identitaria. Vedere la pista dell’ Amnesia completamente immersa nel suo set è stata una sensazione che ci ha dato la speranza che il clubbing ibizenco può ancora nutrirsi di suggestioni lontane dalla forzata smania di apparire e da un clubbing privo di umanità e valore.
A chiudere l’evento un B2B che ci ha conquistato letteralmente: Janeret e Cristi Cons.
Janeret, DJ e produttore francese, ha dato una nuova vita alla sua una deep house con un groove solido, suonando alcune sue tracce indimenticabili uscite su label come Rawax, Yoyaku e Politics of Dancing unendosi al sound più minimal sperimentale del dj rumeno Cristi Cons. Un equilibrio sottile ma efficace tra momenti di stasi e decompressione a groove caldi e ballabili, in un gioco tra tensioni diverse che rende il dj set si un momento divertente ma allo stesso catartico e di profonda unione con tutte le persone presenti al party.

Quello che ci ha colpito di Eastenderz è stata proprio la capacità di sentire l’altro, di condivisione, di legame profondo tra dj e pubblico in un unico potente momento lontano da tutto. Nel luogo perfetto per dimenticare e per sedimentare nuovi ricordi ed esperienze.